Cultura

Pakistan: prosegue ponte aereo Nato- UNHCR

Sono necessari maggiori finanziamenti: l'UNHCR ha richiesto 22 milioni di dollari

di Redazione

È in corso ormai da tre giorni il ponte aereo organizzato congiuntamente da NATO e Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) per assistere le vittime del terremoto che lo scorso 8 ottobre ha colpito il Pakistan.

Attraverso il ponte aereo sono state finora consegnate oltre 60 tonnellate di tende, coperte ed altri aiuti di prima necessità forniti dall’UNHCR. Fino a ieri sette velivoli cargo della NATO hanno trasportato beni di prima necessità prelevati dal deposito regionale dell’UNHCR in Turchia, mentre altri cinque voli cargo – delle aviazioni francese, inglese, greca e turca – partiranno nella giornata di oggi dalla base di Incirlik, in Turchia. Grazie anche alla collaborazione del governo turco, il ponte aereo NATO-UNHCR sarà in grado di trasportare nel corso dei prossimi giorni un
totale di 860 tonnellate di aiuti d’emergenza dell’UNHCR, utilizzando
velivoli militari di numerosi paesi membri della NATO.

L’Agenzia ONU per i Rifugiati ha inoltre spedito altri dieci carichi di
aiuti dai depositi di Copenhagen, Dubai e dalla Giordania. Il ponte aereo
dalla Giordania proseguirà.

L’UNHCR prevede che entro la fine della prossima settimana saranno stati consegnati oltre 15mila tende per famiglie, 220mila coperte, 68.794 teli di plastica, 500 rotoli di plastica, 31.840 set da cucina, 2mila stufe e 5mila lanterne – aiuti provenienti dalle scorte d’emergenza nei depositi
dell’Agenzia in tutto il mondo.

Un team di esperti provenienti dalla sede internazionale dell’UNHCR a
Ginevra è giunto questa mattina ad Islamabad per una missione di 5 giorni, in cui verrà condotta una prima valutazione delle attività d’emergenza finora svolte dall’Agenzia.

L’UNHCR dispone in Pakistan di 11 uffici. Gli aiuti vengono prelevati dai
depositi già presenti nel paese e nel confinante Afghanistan e distribuiti
nelle aree colpite dal sisma, per contribuire a soddisfare le necessità più
urgenti di circa 3 milioni di persone. Oggi un convoglio proveniente dal
deposito UNHCR di Peshawar consegnerà 800 tende per famiglie, 1.600 teli di plastica, 2.400 coperte e 800 taniche per l’acqua nella regione di
Muzaffarabad.

Team di operatori dell’UNHCR esperti in emergenze, fra i quali specialisti
in pianificazione di campi, sono stati inviati in cinque località del
Pakistan settentrionale – Mansehra, Balakot, Batagram, Bagh e Muzaffarabad – per potenziare le operazioni di distribuzione degli aiuti e allestimento di campi temporanei. Il governo pakistano ha infatti richiesto all’UNHCR assistenza per la creazione di campi temporanei per gli sfollati. Fino ad ora due campi sono stati allestiti nei pressi di Balakot – Bassian e Ghari Habibullah per le famiglie provenienti dai villaggi sulle montagne vicine.
Oltre 850 tende per famiglie dell’UNHCR sono state distribuite all’esercito
pakistano e montate nei due campi e altre stanno per arrivare. Molte persone scendono dai loro villaggi montani colpiti dal terremoto per ricevere gli aiuti umanitari e riportarli ai villaggi. Si prevede che con l’arrivo
dell’inverno sempre più famiglie scenderanno dalle montagne e molte
decideranno di fermarsi a valle. Ciò rende di estrema urgenza l’allestimento di campi. Per garantire la fornitura di acqua, servizi igienico-sanitari e assistenza medica di base nei campi, l’UNHCR collabora con organizzazioni non governative come International Medical Corps e Social Sustainable Development.

Per ampliare la capacità di accoglienza dei campi, l’UNHCR sta trasferendo rapidamente altre tende nella regione. Il governo pakistano conta di poter alloggiare 5mila famiglie nel campo di Bassian, 3mila a Ghari Habibullah ed ha in programma di allestire un terzo campo per 5mila famiglie a Batagram. È stata inoltre confermata l’autorizzazione per allestire altri tre campi nell’area di Muzaffarabad.

Mercoledì scorso l’American Refugee Committee ha trasportato con un ponte aereo 500 tende dell’UNHCR in remoti villaggi nei pressi di Baghm – a 1.900 metri di altitudine. Questa popolazione non aveva ancora ricevuto alcuna assistenza.

Al pari degli altri partner delle Nazioni Unite, l’UNHCR ha urgente bisogno
di fondi per coprire i costi di questa operazione. L’Agenzia ha richiesto 22
milioni di dollari, dei quali tuttavia sono soltanto 4 milioni stati donati
finora, mentre ne sono già stati spesi 6 milioni.

È inoltre di fondamentale importanza che l’Agenzia sia pronta a far fronte
anche ad altre eventuali emergenze. Sono quindi necessari finanziamenti
anche per  rifornire i depositi da cui sono stati prelevati gli aiuti
inviati in Pakistan.

Come questa crisi ha confermato, le tende sono di cruciale importanza negli
interventi umanitari d’emergenza, ma le scorte dell’Agenzia si stanno
riducendo rapidamente. Le compagnie pakistane sono tradizionalmente tra i principali fornitori di tende dell’UNHCR, ma al momento la loro intera
produzione viene destinata alle vittime del terremoto. L’Agenzia sta quindi
cercando altri fornitori in tutto il mondo e al momento sono in corso
contatti con possibili fornitori in Cina.  —

Per donare:

EMERGENZA TERREMOTO IN PAKISTAN

Numero verde 800 298 000

www.unchr.it

Ulteriori informazioni sull’ “Emergenza terremoto in Pakistan” su
www.unchr.it e www.unchr.org

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