Formazione

Pakistan, l’allarme di Save The Children

Piogge torrenziali e nevicate: nell'area colpita dal sisma è emergenza acuta

di Redazione

I bambini e le famiglie sopravvissute al terremoto in Pakistan e India si trovano in condizioni sempre più difficili da quando, con l’inizio dell’anno, sono iniziate violente nevicate e piogge torrenziali. Lo rende noto Save the Children, la più grande organizzazione internazionale indipendente per la difesa e promozione dei diritti dei bambini. “Tutta l’area colpita dal sisma è in una fase di emergenza acuta e la comunità internazionale non può girare le spalle a queste popolazioni”, sottolinea Filippo Ungaro Portavoce di Save the Children Italia. “Molti bambini si ritrovano a vivere in villaggi coperti da oltre un metro di neve e le temperature è scesa a 10 gradi sottozero. Le forti nevicate e il freddo intensissimo di questi ultimi giorni rendono per di più pericolose le strade, il che impedisce o rallenta le operazioni di soccorso: i voli degli elicotteri, per esempio, vengono continuamente cancellati per le cattive condizioni di visibilità”. A oltre 3 mesi dal terremoto che ha colpito parte del Pakistan e dell’India settentrionale, Save the Children continua nella sua corsa ad ostacoli per soccorrere i bambini più vulnerabili, nei villaggi montani e nei campi temporanei. “Le pessime condizioni atmosferiche stanno rendendo drammaticamente difficile la vita per centinaia di migliaia di famiglie”, prosegue Filippo Ungaro. ” Continuiamo a vedere bambini con vestiti leggerissimi e che addirittura girano con i sandali. Non sappiamo come possano resistere in queste condizioni. E’ assolutamente necessario che ora, più che mai, gli aiuti siano moltiplicati”. Save the Children sta intensificando le sue attività di soccorso, con ricognizioni quotidiane che seguono ogni nevicata o pioggia violenta. “Dopo le ultime nevicate, per esempio”, spiega ancora il Portavoce di Save the Children Italia, “ci siamo accorti che si sono verificate molte slavine che hanno causato la chiusura di gran parte delle strade intorno a Bagh, mentre decine di tende nei campi temporanei e nelle aree montane si sono schiantate per il peso della neve o per problemi dovuti all’allagamento del terreno”. Sono 17.242 i kit per ripararsi distribuiti da Save the Children e comprendenti lamiere di ferro ondulate, teli di plastica e attrezzi: si sono rivelati utilissimi per la costruzione di rifugi ben protetti e per isolare dal freddo le tende. “Dobbiamo fare il possibile per assicurare ai bambini ripari adeguati perché sono loro i più vulnerabili al freddo che li espone al rischio di polmonite o infezioni respiratorie”, spiega ancora Filippo Ungaro. Oltre alla fornitura di ripari e di aiuti di emergenza Save the Children sta continuando ad assicurare attività educative e ricreative ai bambini dei villaggi e dei campi temporanei: sono 68 gli spazi di gioco sicuro realizzati finora dall’organizzazione nella provincia Nord Occidentale del Pakistan e nel Kashmir sotto controllo pakistano. Save the Children ha lanciato una campagna di raccolta fondi per le popolazioni colpite. E’ possibile effettuare donazioni al seguente indirizzo: www.savethechildren.it/donazioni/pakistan/


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