Famiglia

Pakistan: come aiutarli

Si parla di 40mila vittime. Speciale VITA: tutti i Paesi coinvolti nella catena degli aiuti (India compresa). Le ong italiane cui potete dare il vostro contributo per sostenere i soccorsi

di Chiara Brusini

Mentre il numero stimato delle vittime del sisma che ha colpito il Pakistan sale a 40mila persone (più della metà delle quali, secondo l?Unicef, sarebbero bambini), dalla comunità internazionale continuano a giungere promesse d?aiuto e aiuti concreti. Ieri un team di otto esperti dell?ONU ha organizzato presso l?aeroporto di Islamabad un?unità di coordinamento degli aiuti per accogliere le squadre di soccorritori e sovrintendere alla distribuzione dei generi di prima necessità inviati da molti Paesi. Oggi è previsto l?arrivo altri sei esperti, mentre una squadra dell?OCHA, l?agenzia che si occupa specificamente del coordinamento degli aiuti umanitari, è pronta a partire da Ginevra. Offerte di assistenza sono arrivate da tutto il mondo. In prima linea fino a ieri gli Stati Uniti: il portavoce della casa Bianca Scott McClelland ha promesso 50 milioni di dollari (compresi gli aiuti di prima necessità) e l?invio di otto elicotteri militari per raggiungere le zone più remote. Oggi il Kuwait, primo tra i Paesi del Golfo ad offrire assistenza, ha annunciato di aver stanziato ben 100 milioni di dollari, dunque il doppio della cifra offerta dagli USA. Il Commissario per lo Sviluppo e gli aiuti umanitari, Louis Michel, ha comunicato che l?Unione Europea ha reso disponibile una somma di 3,6 milioni di euro per coprire parte delle spese per l?assistenza medica. Dall?Italia, stamane, sono partiti due C130 dell?aeronautica militare con generi alimentari, medicinali e un team di personale della protezione civile che valuterà dove è opportuno concentrare gli aiuti. Il sottosegretario agli Affari Esteri Margherita Boniver, che farà rientro dal Niger il 14 ottobre, ha dichiarato che si recherà al più presto in Pakistan con una delegazione tecnica di esperti per visitare i luoghi più colpiti. La Gran Bretagna ha già inviato due squadre di soccorso, mentre Tony Blair ha promesso aiuti per 1,5 milioni di euro. La Russia ha inviato un Ilyushin IL-76 con una squadra di soccorso e si prepara a fornire ulteriori aiuti. Anche Israele, che non ha relazioni diplomatiche con il Pakistan, ha offerto aiuti: se Islamabad accettasse, si tratterebbe di un importante passo avanti nel processo di riavvicinamento dei due Paesi. La Svizzera ha messo a disposizione un milione di franchi; il Giappone invierà aiuti umanitari, personale medico e tecnici; la Cina ha già mandato una squadra di soccorso; l?Australia ha stanziato per gli aiuti l?equivalente di 314.000 euro. Ma gli aiuti non arrivano solo da Paesi Occidentali e ricchi: l?Afghanistan, anch?esso marginalmente colpito dal sisma, ha infatti voluto contribuire ai soccorsi al Pakistan con quattro elicotteri, una cinquantina di medici e tre tonnellate di medicinali. A dimostrazione della gravità della crisi, il Pakistan ha accettato dall?India 25 tonnellate di generi di prima necessità, mentre ha invece escluso la possibilità di intraprendere operazioni di soccorso congiunte con Dehli, anche lungo la Zona di Controllo che divide il Kashmir indiano da quello pakistano. Infine il Presidente iraniano Ahmadinejad ha dichiarato che anche l?Iran è pronto ad aiutare ?in tutti i modi? la popolazione pakistana colpita. Numerose le organizzazioni umanitarie coinvolte nei soccorsi e che potete aiutare tramite donazioni online oppure tramite c/c postale o bancario: 1) Intersos, attiva in Pakistan dal 2001, è presente a Islamabad dove sta coordinando gli aiuti alle popolazioni colpite dal terremoto. Grazie a un volo cargo messo a disposizione del Ministero Affari Esteri, Cooperazione allo sviluppo, che parte da Brindisi questa notte tre operatori di intersos presenti nell?area forniranno accoglienza a un primo nucleo di cinquecento persone e distribuire beni di prima necessità ad un altro migliaio. Il cargo messo a disposizione dalla Farnesina contiene 60 tende da 8 persone, 3600 coperte, 1600 jerry cans per l?acqua potabile, 5 cisterne gonfiabili da 3500 litri, 2 generatori da 15 kva su gomma, 216 batterie da cucina per uso familiare, 1 unità di purificazione dell?acqua. Intersos ha già messo a disposizione 100.000 Euro del proprio fondo di pronto intervento, ma ha bisogno del vostro aiuto. Causale: Emergenza Pakistan C/C postale: 877002007 intestato a Intersos OPPURE Bonifico bancario presso BANCA POPOLARE ETICA con le seguenti coordinate bancarie: CIN S ? ABI 05018 ? CAB 12100 ? C/C N° 555000 2) Cesvi promuove il progetto Karakorum Trust, assieme al Comitato Ev-K_-CNR e in collaborazione con la Cooperazione Italiana per la promozione dello sviluppo economico-sociale della regione del Baltistan in Pakistan. Per questo ha deciso di attivarsi immediatamente per fronteggiare l?emergenza nella zona colpita. Si tratta di una partnership formata da diversi soggetti pubblici e privati operanti nelle Northern Areas del Pakistan che hanno unito le proprie sinergie per realizzare progetti concreti di sviluppo. Oggi Karakorum Trust può contare su un?ottima conoscenza del territorio e su una rete locale di contatti, tra cui l?ong pakistana MGPO (Mountain and Glacier Protection Organization) e il Rural Support Programmes Network che opera in 73 distretti del Paese ed è presente nelle zone colpite dal sisma., e vuole mobilitarli per un?azione immediata che possa penetrare in alcune aree ancora inaccessibili. Per questo Cesvi lancia un appello urgente per la raccolta di fondi: servono generi di prima necessità, quali acqua, cibo, tende e rifugi temporanei, kit igienico-sanitari. È possibile donare sul sito www.cesvi.org, al numero verde 800.036.036 o tramite c/c postale 882233 intestato a Cesvi Emergenza (causale ?Con i terremotati in Pakistan?) 3) Caritas Italiana. Le Caritas di India e Pakistan si sono prontamente attivate dopo le violente scosse di terremoto che hanno devastato l?area del Kashmir e la rete internazionale è pronta a sostenerne gli sforzi. In particolare Caritas Pakistan sta allestendo campi di accoglienza con servizi socio-sanitari attivi 24 ore su 24. Le varie unità diocesane, prontamente allertate, hanno inviato operatori sui luoghi colpiti per monitorare la situazione e metteranno a disposizione personale medico, mentre lo staff paramedico verrà reperito sul posto. Si sta provvedendo anche all?acquisto in loco di materiale e attrezzature sanitarie. Una volta evidenziate le realtà più problematiche, i bisogni più urgenti e le possibilità di accesso ai vari villaggi verranno intensificate le azioni di aiuto. Come contribuire: Causale ?terremoto Pakistan 2005? c/c postale n. 347013 c/c bancario 11113 – Banca Popolare Etica, Piazzetta Forzatè 2, Padova ? CIN: S ABI: 05018 CAB: 12100 Iban: IT23 S050 1812 1000 0000 0011 113 – Bic: CCRTIT2T84A c/c bancario 10080707 – Banca Intesa, p.le Gregorio VII, ROMA ? CIN: D ABI: 03069 CAB: 05032 Iban: IT20 D030 6905 0320 0001 0080 707 – Bic: BCITITMM700 Cartasì e Diners telefonando a Caritas Italiana 06/541921 (orario di ufficio) 4) Unicef Italia. L?UNICEF ha lanciato un primo appello finalizzato a raccogliere 20 milioni di dollari, necessari per fornire aiuti di emergenza ai bambini e alle famiglie sopravvissuti al terremoto che ha colpito il Pakistan. ?L’appello di queste ore è per salvare vite umane con un’azione immediata”-ha detto Ann Veneman, Direttore generale dell’UNICEF. ?L’assistenza di cui c’è maggiore bisogno al momento include cure mediche, acqua pulita, nutrimento per i più piccoli, abiti e luoghi protetti in cui rifugiarsi. Queste sono le priorità nelle prime, decisive settimane dopo un disastro come questo, dove le famiglie con bambini hanno perso tutto”. L?UNICEF ? il cui ufficio nella capitale Islamabad è stato pesantemente danneggiato – è intervenuto per aiutare i bambini già poche ore dopo la prima scossa: camion provenienti dai magazzini di Peshawar e Karachi, carichi di vestiti e coperte per bambini, recipienti per l?acqua, medicine e attrezzature sanitarie di emergenza, materiali per la purificazione dell’acqua, alimenti e teli impermeabili, sono stati inviati verso la città di Mansehra e nelle altre zone colpite. Come sempre accade in situazioni di emergenza, alle sofferenze fisiche si aggiungono, per i bambini più che per chiunque altro, i traumi emotivi e il dolore per le perdite di genitori, familiari e coetanei. ?Portare subito aiuti a questi bambini, facendo loro sentire la solidarietà della comunità internazionale è il primo passo necessario per alleviare le ferite dell’animo?ha dichiarato il Presidente dell?UNICEF Italia Antonio Sclavi, lanciando un appello alla società civile italiana. ?Non lasciamo soli i bambini del Pakistan, non facciamo in modo che, dopo qualche giorno di attenzione da parte dei media, questi bambini diventino ?invisibili?. Chiedo a tutti, in particolare ai nostri donatori, un grande sforzo di generosità per salvare migliaia di bambini?. Per contribuire all?azione dell?UNICEF per portare soccorso ai bambini colpiti dall?emergenza terremoto in Pakistan: * cc postale 745.000, intestato UNICEF Italia, causale ?Emergenza terremoto Pakistan? * cc bancario 000000505010, intestato UNICEF Italia, Banca Popolare Etica, CIN ?M?, ABI 05018, CAB 12100, causale ?Emergenza terremoto Pakistan? * Per donazioni con carta di credito: Numero Verde 800.745.000 5) ActionAid International. ?Stiamo provvedendo agli aiuti umanitari per le vittime del terremoto e siamo già in contatto con le altre organizzazioni per portare soccorso alle popolazioni colpite dal sisma?. Così Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid International, spiega gli interventi che la ong sta operando nelle regioni interessate dal terremoto già da sabato scorso. ?ActionAid International – spiega De Ponte – ha mobilitato tutte le risorse a disposizione per soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto e ha inviato due squadre in Pakistan e in Kashmir per monitorare la situazione e coordinare gli interventi di aiuto. Quattro team sono già al lavoro negli ospedali: lo staff di ActionAid sta provvedendo a fornire rifugio e primo soccorso alle persone affette da problemi fisici, ma anche sostegno psicologico alle popolazioni vittime della tragedia?. ActionAid International, presente già da molti anni nelle regioni colpite dal disastro, è stata una delle prime ong internazionali a mobilitarsi: cibo, acqua, medicine e cure sono le necessità più urgenti per i feriti. Le vittime del terremoto sono in maggior parte bambini, rimasti uccisi o intrappolati sotto le macerie degli edifici scolastici, costruiti in mattoni, crollati a causa del sisma. La situazione è ulteriormente aggravata dalle avverse condizioni atmosferiche e la pioggia della notte sta rendendo più difficili i soccorsi. Anche a Islamabad centinaia di edifici sono stati evacuati perché a rischio di crollo e le popolazioni, nel timore di nuove scosse, sono fuggite nelle strade e nei parchi. ?La recente esperienza acquisita durante l?emergenza Tsunami – spiega il dott. Unnikrishnan, responsabile Emergenze di ActionAid International – ci ha permesso di intervenire prontamente e nel modo migliore nell?area colpita, stabilendo immediatamente un ponte di informazioni per avviare la macchina degli aiuti e fornendo alle comunità sopravvissute un sostegno psicologico, spesso più importante degli aiuti materiali nelle fasi iniziali di intervento?. Come contribuire all?azione di ActionAid International di soccorso alle popolazioni colpite dall?emergenza terremoto in Pakistan: – conto corrente bancario: conto n. 000000105948 di Banca Etica intestato ad ActionAid International Italia – codice IBAN: Cin Y – ABI 05018 – Cab 01600. Per donare dall?estero utilizzate il codice Eu IBAN IT13 Y050 1801 6000 0000 0105 948. Causale: Emergenze ottobre 2005 Si tenga presente che Banca Etica ha deciso di azzerare le commissioni sui bonifici effettuati, in contanti presso le sue filiali o con addebito in conto, a favore di ActionAid International. Sono possibili anche donazioni on line sul sito www.actionaidinternational.it 6) Save the Children. Save the Children, la più grande organizzazione internazionale indipendente per la difesa e promozione dei diritti dei bambini, che opera nell?area dagli anni ?80, sta provvedendo ai primi aiuti alle persone colpite dalla catastrofe. Un nostro convoglio con 900 tende e 1.000 kit per famiglie, che contengono coperte, teli di plastica e cibo in scatola, è arrivato ieri nella provincia nord occidentale del Pakistan ed è subito iniziata la distribuzione. Nei prossimi giorni continueremo con la fornitura dei beni di prima necessità, per evitare ulteriori perdite di vite umane. Al momento c?è un urgente bisogno di ripari, cibo, acqua e medicine. Come contribuire all?azione di soccorso alle popolazioni colpite dall?emergenza terremoto in Pakistan di Save the Children : Bonifico Bancario: Banca UniCredit – ABI 03223 ? CAB 03211 ? CC 4173982 Banca Etica – ABI 05018 ? CAB 12100 ? CC 511550 MPS Banca Personale – ABI 03140 ? CAB 16009 ? CC 4090.09 I conti correnti bancari sono intestati a: Save the Children Italia ONLUS ? Via Firenze, 38 ? 00184 Roma C/C POSTALE n.43019207 intestato a Save the Children Italia ONLUS Via Firenze 38 ? 00184 Roma Sono possibili anche donazioni on line sul link dedicato di Save the Children 7) Villaggi SOS. I Villaggi SOS stanno organizzando un piano di aiuti per i sopravvissuti in Jammu e Kashmir. ?Cercheremo di gestire il maggior numero possibile di aiuti per i sopravvissuti al terribile terremoto. I Villaggi SOS lavorano in Pakistan da 30 anni: abbiamo perciò l?esperienza necessaria per poter aiutare la popolazione colpita dal terremoto in modo efficiente?, spiega Richard Pichler, Segretario Generale dei Villaggi SOS nel mondo. La nostra prima risposta al terremoto è stata quella di trasportare e distribuire pacchi di aiuti, biancheria e tende a più di mille persone a Muzaffarabad, la capitale del Pakistan, città vicina all?epicentro del terremoto che è stata quasi completamente distrutta. Ogni pacco di aiuti contiene razioni di cibo, latte e acqua, per soddisfare i bisogni di ogni famiglia per circa 2 giorni. Per la gestione degli aiuti sono stati preziosissimi gli studenti di Islamabad, che si sono subito offerti volontari. Per aiutarci a organizzare gli aiuti più velocemente possibile, i ragazzi lavorano tutta la notte. ?Gli aiuti verso le zone colpite dal terremoto continuano ad arrivare e siamo in grado di far fronte all?emergenza in modo consistente?, ha detto Souyra Anwar, Presidente dei Villaggi SOS in Pakistan. Una squadra di 20 collaboratori SOS sta coordinando gli aiuti a Muzaffarabad. Villaggi SOS invierà una squadra e aiuti di emergenza anche a Bagh, un?altra città vicino all?epicentro del terremoto e che non è ancora stata raggiunta dalle autorità. A Islamabad stanno provvedendo alla fornitura di ripari temporanei per circa 100 bambini e donne rimaste sole. Il nuovo Villaggio SOS di Muzaffarabad, fortunatamente non ancora abitato, è stato gravemente danneggiato dal terremoto e nei prossimi giorni verrà fatta una perizia per capire se l?edificio potrà essere utilizzato per riparo per i sopravvissuti. Gli altri Villaggi SOS nelle zone colpite hanno subito solo lievi danni. Come contribuire all?azione di soccorso alle popolazioni colpite dall?emergenza terremoto in Pakistan di Villaggi SOS: C/C postale n.304386 intestato a Associazione Villaggi SOS Italia – Onlus, Corso Tre Novembre 112, 38100 Trento; C/C bancario n.000005555554 (ABI:03240, CAB: 01801), Banca di Trento e Bolzano, Sede di Trento; Causale: Terremoto Pakistan Online da www.sositalia.it


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA