Non profit

Padre Kizito è innocente

Scagionato dalle accuse di pedofilia il missionario italiano. Pagati per discreditare il religioso

di Emanuela Citterio

Padre Kizito è innocente. C’è voluto un anno e mezzo perché il sistema giudiziario del Kenya facesse piena luce sulle accuse di pedofilia rivolte al missionario italiano, in Africa da oltre trent’anni. In una lettera datata primo dicembre, il sostituto procuratore Alice Ondieki conferma il proscioglimento di Renato Kizito Sesana, accusato nel 2009 di abusi contro minori. Il teste principale e le presunte vittime, si legge nella lettera, hanno ritrattato le accuse, e hanno dichiarato di essere stati pagati per dare falsa testimonianza. Uno degli accusatori ha anche scritto una lettera di scuse a padre Kizito.

Koinonia Community, l’associazione locale fondata dal missionario, si è detta soddisfatta per l’esito dell’indagine, ma ha anche sottolineato che la risonanza mediatica data a false accuse ha messo in pericolo il sostegno a 250 bambini accolti nelle strutture avviate da padre Kizito, e penalizzato i progetti a favore di circa un migliaio di minori. «Chiediamo che in futuro si faccia luce sulle accuse prima di dar retta a persone che vogliono gettare discredito su chi serve i poveri e sulla chiesa, guidate dall’avidità e dal proprio tornaconto» conclude la lettera.

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