Formazione
Padova. Due senegalesi aggrediti da 20 naziskin
Aggrediti con tubi di ferro e bastoni, si erano rifugiati in un bar, ma all'inizio i vigili urbani avevano arrestati i due senegalesi, scambiandoli per gli aggressori...
Proseguono a Padova le ricerche per identificare i venti naziskin che sabato, nel pieno centro della città, hanno aggredito con tubi di ferro e bastoni due giovani operai senegalesi. L’episodio, sul quale indaga la polizia, è di chiaro stampo razzistico. Tutto è cominciato verso le 19, proprio nell’ora dello ”spriz”, l’aeritivo veneto, in via Emanuele Filiberto. Due operai senegalesi, che si trovavano davanti al negozio ”Ricordi”, sono improvvisamente diventati sotto gli occhi di decine di passanti il bersaglio di una ventina di giovani. Volti coperti da fazzoletti neri, jeans e giubbotti di pelle, hanno cominciato a scandire slogan razzisti all’indirizzo dei due operai colpiti da manganellate alla schiena, alle braccia e alla testa.
I senegalesi si sono rifugiati in un bar, mentre qualche passante si è gettato nella mischia cercando di evitare l’aggressione. Immediato l’intervento dei vigili urbani, che nella confusione hanno scambiato i due operai extracomunitari per gli aggressori e li hanno ammanettati. L’equivoco si è subito chiarito e le forze dell’ordine stanno cercando adesso di identificare i venti naziskin. Identificazione che però si rivela complessa, dicono fonti della polizia municipale, perché i giovani, fermati dai vigili urbani nelle fasi successive all’episodio, non sarebbero stati riconosciuti dalle vittime.
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