Volontariato

Padova Capitale Europea del Volontariato, si alza il sipario

«Il volontariato non ama il clamore, non gradisce la riconoscenza, preferisce l’operoso silenzio», ha sottolineato Emanuele Alecci presidente CSV Padova accogliendo il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, «siamo convinti che serve però far emergere la grande funzione educativa e culturale che rappresenta oggi il volontariato italiano»

di Redazione

Sono migliaia i volontari che da tutta Italia e non solo hanno raggiunto Padova per partecipare alla cerimonia inaugurale di Padova Capitale Europea del Volontariato 2020, una tre giorni di eventi, tavoli di lavoro e convegni dedicati al tema del volontariato. Tra gli ospiti intervenuti nella mattinata condotta da Riccardo Bonacina, Fondatore di Vita Non Profit e l’attrice Lella Costa alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, vi sono stati il Sindaco di Padova Sergio Giordani, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, la Portavoce del Forum del Terzo Settore Claudia Fiaschi, Carlo Borgomeo Presidente Fondazione Con il Sud, Don Dante Carraro fondatore Direttore di CUAMM, Domenico De Maio Direttore Generale Agenzia Nazionale Giovani e l’ex Magistrato Gherardo Colombo.

«Il volontariato non ama il clamore, non gradisce la riconoscenza, preferisce l’operoso silenzio, ma quando abbiamo condiviso con il Sindaco di Padova, la possibilità di candidare la nostra città a Capitale Europea del Volontariato eravamo convinti che ciò ci avrebbe permesso di far emergere la grande funzione educativa e culturale che rappresenta oggi il volontariato italiano», è con queste parole che ha preso avvio il saluto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella da parte di Emanuele Alecci, Responsabile del Comitato Padova Capitale Europea del Volontariato e Presidente CSV Padova.

Alecci ha inoltre ricordato nel corso del suo intervento le grandi figure del volontariato italiano – da Don Giovanni Nervo a Maria Eletta Martini, “madre” della prima legge dedicata al volontariato (1991) – che sono ancora oggi autentici testimoni e guide.

Rivolgendosi al Presidente Mattarella il Responsabile del Comitato Padova Capitale Europea del Volontariato ha evidenziato come «vogliamo essere tra i primi a impegnarci a ricucire il Paese. Una ricucitura che contamini l’Europa in un momento in cui essa è messa in discussione e perde un pezzo fondamentale …. molti muri sono caduti e siamo impegnati perché non se ne formino di nuovi”. E ancora: “crediamo che la ricucitura possa partire dalla pace, dalla giustizia sociale e dall’impegno di milioni di cittadini che ogni giorno operano spesso silenziosamente nelle nostre comunità».

Un pensiero particolare Emanuele Alecci lo ha rivolto a Silvia Romano, la volontaria italiana rapita in Somalia un anno e mezzo fa, «siamo tutti in apprensione per lei, come siamo in apprensione per i tanti volontari e cooperanti rapiti. Vogliamo ricordarli. Il loro impegno e il loro volontariato non è avventatezza ma è scelta matura di giustizia e di pace».

Stefano Tabò- Presidente nazionale CSVnet- ha ricordato nel corso del suo intervento come alla presenza del Capo dello Stato e delle autorità convenute vi fosse: «una presenza pulsante che attraversa l’Italia tutta, autorizzando ad ampliare il perimetro del nostro futuro possibile. Si tratta- per Tabò- di assumere prospettive utili ad uscire dalla duratura crisi socio-economica, indotta da un modello di società capace solo di estrarre valore dalle cose e dalle persone e non di rigenerarlo attraverso gratuità, dono, relazione, cultura e bellezza».

Per il Presidente nazionale di CSVnet «Padova racconta un’eccellenza che passa attraverso gesti concreti, attenti, intelligenti dei suoi cittadini, delle sue associazioni, delle sue istituzioni. Gesti che si fanno progetti, strumenti, relazioni nell’esercizio di precise responsabilità pubbliche e private».

In ultimo Tabò – rivolgendosi al Presidente della Repubblica – ha sottolineato come «siamo convinti che siano maturi i tempi per istituire il titolo di “Capitale Italiana del Volontariato”. Percepiamo un desiderio collettivo di veder riconosciuto l’impegno profuso da amministratori locali, volontari e cittadini, enti del terzo settore per costruire comunità coese e resilienti, fondate sulla contribuzione di ciascuno al bene comune».

CSVnet, l’associazione che raduna i “Centri di servizio per il volontariato” formalizzerà nei prossimi giorni la proposta per creare la nomina annuale a “Capitale Italiana del Volontariato” e il Presidente Tabò a conclusione del suo intervento ha auspicato che si possa contare sul’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.

Gabriella Civico – Direttore del Centro Europeo del Volontariato – ha in ultimo ricordato nella sua allocuzione come «i governi da soli non possono creare una società dove il rispetto dei Diritti Umani, l’Uguaglianza e la Dignità per tutti siano riconosciuti e rispettati. Il bando per divenire Capitale Europea del Volontariato vuole dimostrare che una buona e sana relazione tra le autorità pubbliche e le Organizzazioni della Società Civile è una condizione necessaria per un volontariato di buona qualità».

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