Cultura

Padova: Banca Etica in ritiro spirituale

Vertici e dipendenti dell'istituto di credito incontrano fratel Arturo Paoli

di Redazione

Il dilemma che ha fatto dibattere di più nel secolo scorso chi si proponeva di cambiare il mondo è stato senza dubbio quello che ha visto coinvolti i sostenitori del cambiamento strutturale e quelli che, al contrario, si dicevano convinti che per rivoluzionare la società occorresse innanzitutto cambiare l’essere umano. Le due anime del cambiamento si incontrano ora a Padova in occasione del decimo anniversario di Banca Etica e lo fanno in un clima di cooperazione, di stima e affetto reciproci.Sembra un’utopia, e invece è solamente l’incontro tra fratel Arturo Paoli -95 enne ostinato predicatore della ragione della speranza- e il consiglio di amministrazione di Banca Etica, i suoi dipendenti e i membri del comitato etico. Questo è il secondo incontro in cui la banca, nella sua sede principale a Padova, vede “fermarsi” buona parte del lavoro dei suoi uffici per dedicare un momento di riflessione agli interventi di Arturo Paoli, per viverli e commentarli insieme. Il percorso di Banca Etica, dunque, continua alla ricerca di una modalità che attraverso il confronto, il dialogo e il rallentamento dei vertiginosi ritmi imposti dal mercato permetta alle persone che ci lavorano il recupero di una dimensione profonda della relazione umana e personale da non sacrificare a quella professionale. “Le ragioni della Speranza”, questo il titolo dato alla manifestazione, si svolgerà nei locali di Via Tommaseo di Banca Etica dalle 13,45 alle 15 del 28 marzo 2008. Si tratta di una riflessione su come sia possibile continuare a esistere come banca e porsi scopi di carattere esclusivamente etico, una sfida ai(mala) tempi che corrono, che vedrà il Presidente Fabio Salviato e tutto il personale di Banca Etica dialogare con Arturo Paoli, sul tema della responsabilità etica nel mondo dell’economia e della finanza. Il fatto che una banca al completo si fermi per un giorno per incontrare un personaggio come Arturo Paoli, estremamente critico nei confronti del denaro (vedi il suo ultimo libro “Il dio denaro”) è di per sé un avvenimento che al mondo attuale ha davvero tanto da dire.

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