Non profit

Padova apre casa a chi fugge da casa

Ca’ Edimar, un moderno progetto di accoglienza per i giovani in rotta con la famiglia. Per aiutarli a ricominciare

di Antonietta Nembri

Fondazione Opera Edimar Indirizzo: via Sette Martiri, 13 35143 Padova Telefono: 049.8900912 Presidente:Mario Dupuis Internet: www.edimar.pd.it Anno di nascita: 2000 Ca? Edimar: via due Palazzi, 43 Padova Scopo:gestione della struttura affidata alla cooperativa sociale ?La Dimora? e all?Associazione Edimar Tel. 049.8725831 Come un piccolo seme che è cresciuto ed è diventato grande. Così può essere descritta l?esperienza che, a Padova, sta alla base di Ca? Edimar, una struttura per l?accoglienza residenziale e diurna di adolescenti in difficoltà. Tutto nasce alcuni anni fa da un gruppo di famiglie che accoglievano dei minori in affido, le stesse famiglie per dare continuità alla loro azione, nel 1996, hanno fondato l?associazione Edimar. «All?inizio», racconta Mario Dupuis, presidente della Fondazione Opera Edimar «avevamo i ragazzi in affido nelle nostre case, poi abbiamo conosciuto un centro diurno che accoglieva i ragazzi dopo la terza media. Un?esperienza interessante e da lì è partita la Scuola Bottega: una risposta a un bisogno preciso, quello dei ragazzi che, dopo l?obbligo scolastico, non proseguono gli studi né alle superiori né frequentando dei corsi professionali. Lì hanno l?occasione di imparare un mestiere». La Scuola Bottega è partita con una decina di ragazzi e ora, a quattro anni di distanza, sono una cinquantina i giovani che sono stati inseriti «alcuni hanno ripreso gli studi nei centri di formazione, altri hanno trovato un lavoro», racconta Dupuis. E come un?esperienza che cresce con gli anni anche l?associazione ha ampliato il suo raggio d?azione, nel 1998 ha attivato una prima struttura di accoglienza residenziale per promuovere esperienze di comunità aperte all?incontro con famiglie. Alla fine del 2000 viene fondata la Fondazione Opera Edimar per : «Dare sempre più visibilità e stabilità all?azione educativa di accoglienza e aiuto a famiglie e minori in situazioni bisognose», come recita il manifesto costitutivo della Fondazione. Il primo impegno è l?attivazione di Ca? Edimar: pensata come un esempio di accoglienza, amicizia e solidarietà. «È il tentativo di rispondere al bisogno dei ragazzi che lasciano la scuola e che subiscono la povertà educativa delle famiglie. Non sono ancora in carico ai servizi sociali o del Tribunale per i minori», spiega Mario Dupuis, «ma non si può aspettare che combinino qualcosa per occuparsi di loro, la verità è che sulla prevenzione facciamo veramente poco. Ed è questa la nostra battaglia: riuscire a ottenere un ?buono formativo? per quei ragazzi che dopo l?obbligo non seguono i percorsi standard (secondarie superiori o corsi professionali), ma hanno bisogno di un aiuto personalizzato di rimotivazione, altrimenti l?attrattiva della strada vince». Seguendo questa intuizione si è strutturata la Ca? Edimar, al momento funziona la casa di accoglienza in cui vivono le famiglie e i ragazzi e la ?Barchessa?, la struttura che accoglie il centro diurno, ma il progetto è molto più ampio «La Ca?, in Veneto», spiega Mario Dupuis, «è come la cascina in Lombardia, una specie di villaggio, ma non una struttura chiusa, quella che abbiamo in mente è una realtà aperta dentro la città, creando così una rete di famiglie. La nostra speranza adesso è di riuscire a partire per realizzare le altre strutture a settembre, realizzare i laboratori per dare un?occasione di lavoro e allo stesso tempo proseguire con questi ragazzi in difficoltà un accompagnamento educativo». E tutto ricordando Edimar, un ragazzo di strada di Brasilia ucciso perché aveva ?tradito? la legge della strada. Edimar aveva fatto un incontro, un?insegnante che gli aveva donato un senso per vivere.


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