Volontariato
Pacifismo: Tavola della pace scrive a Bush
La Tavola della pace ha reso nota una sua lettera aperta che e' stata inviata al presidente degli Stati Uniti in occasione del suo arrivo a Roma
di Redazione
La Tavola della pace ha reso nota una sua lettera aperta che e’ stata inviata al presidente degli Stati Uniti in occasione del suo arrivo a Roma, nella quale si ricorda il ”contributo determinante delle forze alleate” di 60 anni fa per il ”passaggio verso la liberta’ e la democrazia” dell’ Italia e si sottolinea anche che ”da allora siamo cresciuti guardando all’ America e alla sua giovane tradizione democratica come un riferimento”. ”Ma Lei, ora – continua la lettera – viene in Italia in un momento in cui la realta’ e’ molto differente: un momento in cui la politica degli Stati Uniti e della Sua amministrazione coincidono con la teoria e la pratica della guerra preventiva con la pretesa di un governo unipolare del Pianeta”. ”Cosi’ facendo – sostiene la Tavola della pace – vogliamo ricordare che Lei, Signor Presidente, si e’ assunto la responsabilita’ di aver indebolito il valore stesso della democrazia, di aver smentito nella pratica principi fondamentali contenuti nella Carta dell’ Onu e la stessa Convenzione di Ginevra” Dopo avere confermato la richiesta del ”ritiro dei militari fi anche di quelli italiani – che attualmente occupano” l’ Iraq, la Tavola della pace sollecita un intervento ”per risolvere il conflitto israelo-palestinese, affrontando con il linguaggio e le misure della diplomazia le strade tortuose della Pace”. La volonta’ di pace – e’ detto nella lettera – ”che sappiamo essere profondamente radicata nel popolo americano ci fa sentire impegnati a costruire, proprio con la societa’ civile del Suo paese, nuovi piani di cooperazione per rispondere alle responsabilita’ globali che ci appartengono, per promuovere i diritti umani e la democrazia, per sradicare la miseria, la guerra e il terrorismo dal mondo, per rafforzare e rendere democratiche quelle istituzioni internazionali che, come l’ Onu, possono contribuire a renderlo piu’ giusto e sicuro per tutti. Per questo, Signor Presidente, sappia che, alla vigilia del Suo arrivo, il 3 giugno – scrive la Tavola della pace – abbiamo invitato tutti coloro che possono a dare vita in ogni parte d’ Italia, ad incontri, veglie, dibattiti, fiaccolate per ricordare i caduti per la liberazione di Roma e per manifestare il nostro impegno di pace e nonviolenza”.
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