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Pace, Persone, Prosperità, Pianeta e Partnership: le 5 “P”della cooperazione

Al via la seconda Conferenza Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo COOPERA 2022. La Conferenza, co-organizzata dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Maeci insieme all'Agenzia Italiana della Cooperazione allo Sviluppo (AICS), ruota attorno a cinque “P”: Pace, Persone, Prosperità, Pianeta e Partnership. Cinque grandi temi globali che riprendono gli obiettivi legati all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e che indicano la cornice e gli obiettivi globali sui quali lavorare

di Redazione

La 2° Conferenza Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo COOPERA 2022, convocata a Roma dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, rappresenta un’occasione preziosa di dialogo tra tutti i protagonisti del sistema della cooperazione italiana impegnati per portare aiuto nelle emergenze, per costruire progetti di sviluppo sostenibile, per far crescere il peso delle comunità locali, per promuovere diritti e opportunità per le donne e i giovani nei Paesi a più basso reddito, per prevenire i conflitti e attenuare l’impatto sulla vita e la sicurezza delle persone.

L’evento sarà aperto dall’intervento inaugurale del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Insieme al Ministro Di Maio ed alla Vice Ministra con delega alla Cooperazione Internazionale, Marina Sereni, interverranno, tra gli altri, il Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, la Commissaria Europea per le Partnership Internazionali, Jutta Urpilainen, la Ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, il Ministro dell’economia e delle finanze, Daniele Franco, il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, la Direttrice Esecutiva dell’UNICEF, Catherine Russel.

La Conferenza, co-organizzata dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del MAECI insieme all'Agenzia Italiana della Cooperazione allo Sviluppo (AICS), ruota attorno a cinque “P”: Pace, Persone, Prosperità, Pianeta e Partnership. Cinque grandi temi globali che riprendono gli obiettivi legati all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e che intrecciati tra loro indicano la cornice e gli obiettivi globali sui quali lavorare, i risultati raggiunti, le strade che si prospettano, anche alla luce degli eventi drammatici che hanno segnato gli ultimi due anni, la pandemia e il conflitto in Ucraina.

“In questi anni, l’Agenzia per la cooperazione e tutto il sistema hanno fatto concreti passi in avanti, abbiamo una organizzazione più forte e trasparente, ci sono stati affidati centinaia di milioni di risorse europee perché le gestissimo in tutto il mondo, coordiniamo il primo tavolo nazionale che si occupa di educazione alla cittadinanza globale e ora stiamo costruendo, per la prima volta, un sistema di valutazione dell’impatto sociale e di sviluppo dei nostri interventi che migliorerà la capacità di programmare e di incidere del Sistema italiano della Cooperazione.” – sottolinea il Direttore dell’AICS, Luca Maestripieri.

“Spero che questa Co-opera avvii un secondo tempo della riforma. Dopo la riforma istituzionale che ha rafforzato e consolidato gli strumenti con cui agiamo ora è il tempo di una riforma culturale, di pensiero, di progettazione. AICS punta sull’innovazione, sugli strumenti digitali per far parlare i tanti attori del Sistema, sulla finanza ad impatto di sviluppo che sta cambiando il modo di fare economia, sulle aree di intervento in cui il Paese può dare un valore aggiunto: industrie creative, ambiente, il tema dell’accesso all’acqua, dell’accesso al cibo e delle filiere alimentari.” – dichiara il Responsabile Rapporti Istituzionali e Comunicazione, Emilio Ciarlo.

Nel corso del 2021 l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo ha erogato un totale di 555 milioni di euro, oltre a stanziare 598 milioni in investimenti per nuovi progetti, 163 milioni per iniziative legate ad emergenze e 200 milioni per azioni di contrasto della pandemia. Il settore in cui l’Agenzia ha maggiormente investito nell’ultimo anno è quello legato alla sicurezza alimentare con 46 milioni di euro; seguono per entità degli stanziamenti gli interventi a favore del buon governo e della società civile (42,9 milioni), dell’uguaglianza di genere (40,2 milioni), della salute (36,2 milioni), dell’ambiente e contro la crisi climatica (29,8 milioni), dell’educazione (25 milioni), delle persone con disabilità (18,8 milioni).

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