Formazione

Pace: i primi commenti politici alla manifestazione

Da Fassino a Rutelli a Franeschini e l'affondo di Bondi su D'Alema. Critico Ottaviano del Turco

di Redazione

E’ preoccupato il segretario generale della Cisl Savino Pezzotta per le spaccature venutesi a creare nei principali organismi che regolano la politica mondiale e, partecipando al corteo per la pace a Roma, sottolinea la fase di cambiamenti degli equilibri nei rapporti fra gli Stati. Interrogato sulla crisi delle principali organizzazioni internazionali, Pezzotta ha infatti risposto che ”e’ un bel problema, perche’ si stanno determinando mutamenti in quelli che sono gli equilibri mondiali. Credo – ha continuato – che se tutti fossero stati piu’ prudenti anche il nostro governo nei rapporti con l’Europa forse alcune cose sarebbero state evitate”. ”Credo che questa manifestazione sia di grande importanza e che il governo ne debba tenere conto” e’ quanto sostiene Piero Fassino nel partecipare insieme ad una delegazione dei Ds, alla manifestazione pacifista di Roma. ”C’ e’ una grande sensibilita’ nell’ opinione pubblica mondiale – osserva il segretario dei Ds – che corrisponde, peraltro, alle voci che si sono levate sempre piu’ spesso, in queste settimane, dall’ appello del Papa, al voto del Parlamento europeo, all’ iniziativa di molti Governi, alle decisioni assunte ieri dal Consiglio di sicurezza dell’ Onu di proseguire con le ispezioni perche’ attraverso di esse – continua Fassino – si diano quegli elementi di certezza al mondo sulla propria sicurezza e la propria stabilita’, senza che sia necessario arrivare ad una guerra”. Secondo Fassino ”fino ad oggi non abbiamo avuto un governo che si e’ distinto in una iniziativa politica utile e positiva, alla ricerca di una soluzione politica di questa crisi”. ”L’unica iniziativa che e’ stata assunta da Berlusconi – sottolinea Fassino – e’ stata quella di sottoscrivere un documento con alcuni paesi europei di acritico sostegno alla politica di Bush, bypassando l’Unione Europea”. ”Noi invece – conclude il segretario della Quercia – abbiamo bisogno di un’azione che consenta all’Europa di parlare con una voce sola e di sostenere tutte le iniziative che l’Onu sta mettendo in campo, a partire proprio dalle iniziative degli ispettori”. ”E’ una manifestazione straordinaria, piu’ del previsto: c’e’ entusiasmo, consapevolezza, grande determinazione, ma non c’ e’ rassegnazione”. Lo ha detto la deputata del Pdci Maura Cossutta, parlando con i cronisti lungo il corteo in corso a Roma. ”Dopo il rapporto degli ispettori – ha osservato Cossutta – bisogna disarmare l’Iraq ma non con la guerra”. Maura Cossutta e’ stata sorpresa mentre, insieme a Rosy Bindi, percorreva a ritroso il corteo per raggiungere il proprio gruppo di manifestanti. Mentre le due parlamentari camminavano, non sono mancate le persone che hanno fermato la Bindi: ”Rosy – ha detto qualcuno – non lasciarci soli con Cofferati…”. Una manifestazione “enorme… Un grande evento”. Non usa mezze misure il presidente dei Ds Massimo D’Alema nel commentare il corteo per la pace che si sta snodando per le vie della capitale. “Era prevedibile – ha affermato D’Alema – ma certamente quello che sta accadendo e’ superiore alle aspettative. Oltretutto si tratta di una spinta, di un movimento che ha dimensioni che vanno oltre i confini in tutti i paesi. In modo particolare nel nostro paese qui si esprimono i sentimenti della stragrande maggioranza degli italiani. L’importanza di questa giornata e’ che non soltanto ci saranno piu’ di un milione di persone in piazza ma questa grande massa di persone ha la solidarieta’, il consenso, anche di quelli che non sono venuti”. “E’ solo la punta di un iceberg, perche’ il sentimento contrario a questa guerra e’ diffusissimo, quasi unanime. Purtroppo abbiamo un governo che non da’ voce a questo sentimento. Non riesce a tradurre, o non vuole tradurre questo in una posizione politica dell’Italia”. “Speriamo – ha concluso D’Alema – che questa giornata scuota il governo”. “La giornata di oggi e’ la prima vera manifestazione globale che sara’ ricordata”. E’ il commento del leader della Cgil, Guglielmo Epifani, presente al corte di Roma contro la guerra in Iraq. Il segretario confederale della Cgil ha espresso “soddisfazione perche’ tutto si sta svolgendo come era stato pensato” e non ha mancato di criticare la politica del Governo italiano che “ha interrotto un cinquantenario di politica estera molto attenta alle ragioni del mondo arabo moderato”. “Un mondo globalizzato – ha spiegato Epifani ai giornalisti – ha bisogno di istituzioni internazionali riconosciute, che abbiano qualche elemento di sovranita’ e di forza, altrimenti tutto diventa molto a rischio. Per quanto riguarda l’Italia c’e’ un poblema in piu’ – ha sottolineato – l’Italia non ha nessun interese in questa guerra, per come e’ posta nel Mediterrano, per i tradizionale rapporti di frontiera col mondo islamico, per i rapporti con i Paesi arabi moderati. Per il ruolo che ha sempre avuto l’Italia ha esattamente il compito opposto, di evitare la guerra e di favorire in tutte le forme possibili una soluzione che non passi attraverso l’uso della forza”. La manifestazione di oggi, ha notato ancora Epifani, e’ “grande e straordinaria, pacifica e piena di determinazione, ma anche di serenita’. Spero – ha concluso – che possa soprattutto fare breccia nei cuori e nella mente di chi oggi ha responsabilita’ importanti e puo’ con le proprie decisioni orientare in un modo o nell’altro il destino del mondo”. Partecipa al corteo della pace anche l’ex segretario generale della CGIL, Sergio Cofferati, che non evita nemmeno di rispondere a Giuliano Ferrara, negli studi di La 7: “non esistono guerre umanitarie, guerre fattibili e guerre non fattibili. La guerra e’ sempre una sconfitta della politica ed anche quella che ha segnato il Kossovo non deve essere dimenticata”. “Qui e’ rappresentata l’opinione della stragrande maggioranza dei cittadini che e’ contro la guerra”, ha detto Cofferati ed ha aggiunto: “Penso che il Governo e l’opposizione, debbano tenere conto di questa esplicita volonta’ della gente. L’opposizione per trovare conforto nella sua sua posizione contro la guerra; il governo perche’ deve sapere che l’opinione dei cittadini e’ diversa da quella che lui sostiene e pratica. Il rapporto subalterno con gli stati Uniti non e’ condiviso. Forse e’ la prima volta che il presidente del consiglio, molto attento ai sondaggi – ha aggiunto – tiene in Parlamento una posizione che non trova corrispondenza nell’opinione dei cittadini che i sondaggi gli confermano”. All’osservazione di Ferrara sulla posizione della CGIL relativamente alla guerra in Kossovo (sviluppatasi durante i governi di centrosinistra), Cofferati ha risposto: “Lei sa che la Cgil non ha mai utilizzato l’espressione guerra umanitaria. Non ci sono guerre umanitarie. Dicemmo, ed era chiaro a tutti, che nella crisi dei Balcani la politica aveva subito una sconfitta drammatica. Quando la comunita’ internazionale e’ costretta ad usare la forza e mette cosi’ a repentaglio delle vite per assicurare diritti o salvare altre vite umane, vuole dire che ha perso drammaticamente. Io trovo che la crisi dei Balcani ha insegnato tantissime cose a molti, anche alla CGIL. Prendemmo atto di una situazione drammatica. E’ importante la manifestazione di oggi anche alla luce dell’insegnamento di quei giorni lontani”. Il governo Berlusconi dovra’ tenere conto dell’imponente manifestazione per la pace ”dovra’ lavorare per costruire una posizione europea e non fare l’alleato piu’ scodinzolante dell’ amministrazione Bush”. E’ quanto ha affermato il coordinatore della Margherita Dario Franceschini, poco prima di raggiungere il corteo che sta attraversando la citta’. ”Se c’erano dubbi su che cosa pensassero gli italiani – ha detto – le centinaia di migliaia di bandiere attaccate alle finestre e una partecipazione cosi’ straordinaria, non solo per i numeri, ma per la sua assoluta spontaneita’, lo dimostrano”, ha osservato. Secondo Franceschini la manifestazione ”va ben oltre le differenze tra centrodestra e centro-sinistra”. ”Il dovere del governo – ha aggiunto – e’ anche di ascoltare l’opinione dei governati. Ci pare di buon senso che Berlusconi ascolti che cosa pensano gli italiani e anche i suoi elettori”. “Mi auguro che l’Europa ritrovi una sua unita’, un’unita’ dignitosa per dire a Bush che c’e’ un’altra strada per disarmare Saddam Hussein, non e’ la guerra, non solo le bombe ma e’ la diplomazia”. Cosi’ Rosy Bindi (Margherita), ai microfoni de La7 commentando una manifestazione che “non e’ contro qualcuno ma contro il terrorismo e la guerra”. L’esponente politica, nel commentare l’immensa adesione al corteo polemizza a distanza con Giuliano Ferrara, scettico sul numero dei partecipanti fornito dagli organizzatori, e lo invita ad andare in piazza “a contarci uno ad uno, cosi’ vedra’ che la cifra vera non e’ lontana da quella indicata”. ”Oggi Roma e’ invasa da un popolo pacifico per evitare l’invasione dell’Iraq con i bombardamenti sui civili”. Lo afferma il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, che partecipa al corteo per la pace di Roma in collaborazione con i Verdi americani. ”Continueremo questa mobilitazione: speriamo – conclude – che entro la prossima settimana da tutte le case degli italiani sventolino milioni di bandiere della pace”. “La manifestazione di oggi e’ una contrapposizione al discorso di Berlusconi dei giorni scorsi, un discorso senza speranza, privo di qualunque scontro. Credo che, invece, le tantissime persone che oggi sono nelle strade per il corteo hanno il senso di essere un fiume di speranza, ognuno con le proprie idee e la propria consapevolezza”. Cosi’ Francesco Rutelli leader della Margherita, parla ai giovani riuniti stamattina, in attesa di avviarsi a manifestare, nel teatro “In Portico”. “Troviamo oggi – ha detto Rutelli – un’America ferita, che vuole imporre qualcosa che ritiene giusto, ma che al mondo non sembra cosi’ e che noi vogliamo cambiare”. ”E’ una grande manifestazione: rappresenta un fermissimo no alla guerra in cui si trovano diverse culture”. Lo ha detto Marco Fumagalli, esponente del Correntone Ds, sfilando alla manifestazione pacifista contro la guerra. ”Chi dice che questa manifestazione -avverte l’esponente della Quercia- serve solo al centrosinistra per ricompattarsi e’ uno stupido. Di fronte alla scelta tra la pace e la guerra, pensare alle cose di casa propria e’ proprio da stupidi”. Arrivati in piazza San Giovanni inoltre l’ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e Pietro Ingrao, ex presidente della Camera e deputato del Pci hanno rilasciato le sguenti dichiarazioni: ”Siamo qui per la pace -ha detto Scalfaro- Dobbiamo lavorare per la pace. Tutti gli uomini di buona volonta’ dovrebbero lavorare ed adoperarsi per raggiungere la pace nel mondo” ”Una manifestazione straordinaria”. E’ il commento di Fausto Bertinotti mentre sfila in via Nazionale. ”Forse bisognerebbe trovare una cifra -aggiunge- che sia il segno di una cosa cosi’ straordinaria. Penso che ci possa soccorrere la vecchia formula, classica, secondo cui c’e’ una soglia oltre la quale la quantita’ diventa qualita’. Questa soglia oggi e’ stata superata”. ”Il movimento ora e’ diventato un poderoso agente politico -afferma Bertinotti- ci sono due grandi agenti politici che oggi si scontrano nel mondo: uno e’ l’amministrazione americana, con la volonta’ di guerra, l’altra e’ questo movimento con la sua assoluta volonta’ di pace. E questa contesa sta terremotando il mondo come si vede anche dal fatto che per la prima volta dopo ’89 l’impero unipolare si incrina”. “Altro che sondaggio! Se Berlusconi aveva qualche dubbio, la manifestazione di oggi a Roma gli sta dicendo in maniera chiara ed inequivoca che gli italiani non vogliono condividere la responsabilità di questa guerra.” Lo afferma in una dichiarazione il Presidente dell’UDEUR, sen. Marida Dentamaro, che sta seguendo con una delegazione del partito la marcia della pace in corso a Roma. “Vista l’oceanica dimensione della manifestazione che sta superando ogni più ottimistica previsione – aggiunge Dentamaro – facciamo appello alla ben nota sensibilità di Berlusconi per gli umori popolari perché prenda atto di questo supersondaggio: Gli italiani sono contrari alla guerra e vogliono che si esplorino ancora tutte le più residue possibilità per evitare un conflitto dalle ripercussioni drammatiche in tutto il mondo e che provocherebbe milioni di vittime innocenti”. “Non siamo contro gli Usa ma neanche contro il popolo iracheno”. E’ con questa convinzione che il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro ha partecipato al corteo per la pace ancora in corso per le vie della capitale. “Noi siamo contro Saddam – ha proseguito Di Pietro – ma riteniamo che una giusta pressione internazionale, senza la guerra, possa aiutare piu’ che il ricorso alle armi. La guerra produrrebbe ancor piu’ disastro di quelli che potrebbe produrre lo stesso Saddam”. “In un corteo cosi’ multicolore – ha sostenuto ancora Di Pietro – ci possono essere anche degli eccessi (riferendosi agli slogan antiamericani) ma non e’ il singolo caso che va guardato”. ”Non ci puo’ essere guerra senza mandato internazionale, non ci puo’ essere pace senza disarmo”. Marco Follini, segretario nazionale dell’Udc, ha garantito il rispetto, da parte del suo partito, degli impegni della Casa della Liberta’ ma ha chiesto il mandato dell’Onu per un attacco militare all’Iraq, intervenendo questa mattina a Fabriano (An) a una manifestazione di solidarieta’ a Luigi Viventi, consigliere regionale dell’Udc, vittima dieci giorni fa di un atto intimidatorio. ”Il nostro impegno e’ forte anche sulle questioni internazionali – ha detto Follini- ma con il senso moderato che caratterizza il nostro partito. A bbiamo pero’ assistito a uno strappo delle rappresentanze istituzionali internazionali e ci vorra’ del tempo priva che si possa ritrovare un nuovo equilibrio”. Fin dalle prime ore della mattina il ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu dal Viminale ha seguito il formarsi del corteo per la manifestazione per la pace in corso a Roma. Il responsabile del Viminale, a quanto si apprende, e’ in costante contatto con il capo della Polizia, Gianni De Gennaro, con il questore di Roma, Nicola Cavaliere e il prefetto, Emilio del Mese. Il ministro puo’ seguire la manifestazione grazie alla rete di telecamere fisse e mobili installate lungo il tragitto del corteo. Da parte della maggioranza solo Sandro Bondi: ”Le affermazioni rilasciate da Massimo D’Alema contro il governo possono stupire soltanto chi non conosce davvero questo signore. Ha cominciato tirando le molotov, poi si e’ insediato a Palazzo Chigi usurpando il posto di un eletto dal popolo, ora si distingue per la violenza e la volgarita’ di cio’ che esce dalla sua bocca. Noi non siamo cresciuti alla scuola comunista, e quindi non diremo, come direbbero loro al nostro posto, che abbisogna di una perizia psichiatrica ma c’e’ certamente qualcosa che non gli funziona piu”’. E’ il duro commento del portavoce di Fi Sandro Bondi alle critiche di Massimo D’Alema all’esecutivo. E una voce critica fra i colori è quella di Del Turco: ”Urlare in piazza ‘no alla guerra senza se e senza ma’ e’ sbagliato perche’ cosi’ facendo si rischia di travolgere l’Onu, la Nato e l’Unione Europea e se entrano in crisi queste tre organizzazioni e la loro cultura si rischiano tante altre guerre”. Lo ha detto Ottaviano Del Turco nel suo intervento al consiglio nazionale Sdi. ”La nostra posizione – ha aggiunto – puo’ essere sintetizzata con la formula, contro la guerra ma fuori dal coro, si’ alla pace dell’Onu”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA