Volontariato
Pace. Giovani cattolici, ebrei e musulmani insieme in preghiera
Sotto gli auspici del comune di Roma, le Acli, assieme alla Gioventù ebraica e ai giovani musulmani s'incontrano per tre giorni: pregheranno assieme per la pace
Una trentina tra giovani cattolici, ebrei e musulmani si incontreranno per sperimentare cosa li unisce al di là delle loro diversità e per verificare quale apporto possano dare alla politica. L’iniziativa in programma a Villa Altieri (Albano Laziale) da venerdì 19 a domenica 21 marzo, è stata presentata oggi dal delegato del sindaco di Roma per la multietinicità, Franca Cohen Ecckart, che ha assicurato l’aspetto logistico. “E’ un’iniziativa positiva – ha detto la Cohen – in un momento nel quale la religione è strumentalizzata a fini di violenza”.
Cristian Carrara, segretario dei giovani dell’Acli, ha ricollegato questo seminario, che si concluderà con un documento destinato “a tutti i partiti politici” prima delle elezioni europee di giugno, con un altro documento che fu sottoscritto ad Assisi nel febbraio 2002 sempre da giovani cattolici, ebrei e musulmani, per reagire in avanti alla tragedia dell’11 settembre 2001. Enrica Belli, presidentessa nazionale della federazione Universitari Cattolici Italiani (UCI) ha osservato che “una vera pace non può essere una semplice convivenza di odi”. Tobia Zevi dell’unione Giovani Ebrei, ha sottolineato che, in Italia, “sotto la spinta della Shoah e dell’immigrazione di ebrei provenienti dalla Libia sul finire degli anni ’60 e’ di molto aumentato il rispetto per le tradizioni fattuali dell’ebraismo”. Il siriano Abdallah Kabakebbji, presidente dei Giovani Musulmani d’Italia (GMI), dopo aver premesso che, dopo l’11 marzo a Madrid “stiamo vivendo momenti molto difficili come musulmani” ha messo in rilievo, che fra i giovani musulmani in Italia “più che di distacco dalla religione si può parlare di disaffezione rispetto ad una tradizione avvertita come insufficiente rispetto a un nuovo contesto nazionale. Io stesso – ha proseguito – per accettare alcuni punti del credo coranico mi sono posto numerosi interrogativi mentre i miei genitori non hanno avvertito una simile esigenza”. Infine, secondo quanto dichiarato dai partecipanti a questo incontro con la stampa, Gioventù Aclista ha 50 mila tesserati, la Fuci vanta mille aderenti, l’Unione Giovani Ebrei d’Italia ne ha tremila, perché vengono iscritti ad essa in modo automatico al compimento dei 16 anni, ma non si hanno stime attendibili sui reali tassi di partecipazione, mentre i Giovani Musulmani d’Italia hanno dichiarato 350 iscritti, suddivisi in circoli varie città d’Italia.
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