P.A.: entra in fase operativa l’Agenzia per le tecnologie

La nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori le permetteranno infatti di iniziare l’attivita’ e di organizzare in particolare la valutazione sulla base del merito e della qualita’ dei progetti d’innovazione finanziati dai Ministeri e dalle Regioni. Una novita’ di grande valenza per il nostro Paese e per l’Europa. Per la prima volta, si legge in una nota, si demanda ad un organismo indipendente, autonomo e terzo rispetto alla Pubblica Amministrazione, la responsabilita’ dell’organizzazione e della gestione dell’intero processo di valutazione che dovra’ basarsi sul merito, la trasparenza e l’efficienza. L’applicazione di criteri precisi, regole e procedure chiare e certe dovra’ permettere di selezionare i progetti migliori, con maggiori potenzialita’ d’impatto sulla competitivita’ della nostra industria. Si tratta di un approccio nuovo, piu’ europeo, coerente con la rinnovata strategia di Lisbona che contribuira’ ad accelerare la trasformazione del nostro sistema economico verso una economia basata sulla conoscenza.

Il ricorso nel processo di valutazione ad esperti del mondo scientifico, industriale e finanziario di alto profilo e di riconosciuta esperienza internazionale e l’apertura senza reciprocita’ dei bandi di gara con successivo finanziamento ai partecipanti degli altri Paesi Membri dell’Unione Europea, costituiscono una novita’ assoluta sul piano europeo che merita di essere particolarmente sottolineata perche’ pone il nostro Paese all’avanguardia nella costruzione dello Spazio Europeo della Ricerca e dell’Innovazione. L’attribuzione di compiti di promozione e coordinamento delle attivita’ di previsione delle linee di tendenza dello sviluppo tecnologico-scientifico ed economico (Foresight) e’ un’altra importante attivita’ che l’Agenzia lancera’ a breve, integrandosi in una rete mondiale di Universita’ e di Istituti di grande competenza e prestigio. E’ la prima volta che il nostro Paese si dota di uno strumento di previsione che gli permettera’ di prendere, con maggiore conoscenza degli scenari globali, decisioni strategiche in materia di ricerca ed innovazione e di concentrare maggiormente le risorse finanziarie pubbliche su poche priorita’.