Cultura

Oxfam Italia: «Necessaria una nuova era»

E' l'appello di Oxfam Italia alla vigilia della 37^ Conferenza biennale della Fao in cui si terrà l'elezione del nuovo direttore generale

di Redazione

La 37ma Conferenza biennale della Fao è in programma a Roma da oggi al 2 luglio. Le votazioni per eleggere il nuovo direttore generale si terranno domenica 26 giugno, nella seconda giornata di lavori della conferenza.

Oxfam Italia si augura che il nuovo direttore generale dell’agenzia dell’Onu imprima una svolta alla governance mondiale dei mercati alimentari. Solo in questo modo l’organizzazione può assumere un ruolo guida nella lotta contro la fame e la volatilità dei prezzi alimentari.

«Questa conferenza deve segnare un nuovo inizio per la FAO!, dichiara Francesco Petrelli, presidente di Oxfam Italia. «Il nuovo direttore generale deve costruire consenso tra gli stati membri intorno a una visione dell’agricoltura che metta i piccoli agricoltori dei paesi in via di sviluppo al centro della lotta contro la fame. Proprio i piccoli agricoltori, infatti, sono in grado più di ogni altro di incrementare la produzione agricola e di affrontare alla radice il problema della fame».   

Il G20 dei ministri dell’Agricoltura, conclusosi ieri a Parigi, ha fallito perché non è riuscito a prendere le misure necessarie per fermare la pericolosa spirale dei prezzi alimentari. Lo sguardo è ora rivolto alla Fao: «Non possiamo dimenticare che il sostegno degli stati membri è indispensabile per permettere alla Fao di produrre risultati concreti”, continua Petrelli. “Per questo ci auguriamo che l’Italia, sede dell’agenzia Onu, faccia la sua parte passando dalla politica degli annunci a quella dei fatti, delle risorse reali, della volontà politica».
Ministri e alti rappresentanti di 191 stati membri sono chiamati a eleggere il direttore generale che succederà alla fine del 2011 a Diouf, restato alla guida dell’organizzazione per 18 anni. Tra i candidati ci sono l’austriaco Franz Fischler, il brasiliano José Graziano da Silva, l’indonesiano Indroyono Soesilo, l’iraniano Mohammad Saeid Noori Naeini, l’iracheno Abdul Latif Rashid e lo spagnolo Miguel Ángel Moratinos Cuyaubé.

La conferenza discuterà anche del ruolo delle donne in agricoltura, della riforma della FAO e del budget per il 2012-2013. La FAO annuncerà inoltre lo sradicamento della peste bovina.
 
La Fao sta attraversando un processo di riforma cruciale. Anni di scarsi investimenti e di marginalizzazione da parte della comunità internazionale, oltre ai disaccordi tra gli stati membri, ne hanno indebolito il ruolo e ridotto la capacità di compiere il suo mandato. Gli stati membri devono mettere alle spalle gli ultimi anni di contrasti per far sì che la Fao possa contare sulle risorse e sul sostegno politico necessario. La Fao può giocare un ruolo cruciale per rifondare il sistema alimentare mondiale al collasso e assicurare che tutti abbiano cibo a sufficienza oggi e in futuro.   

Oxfam e Wocan (Women Organizing for Change in Agriculture and Natural Resource Management) chiedono al nuovo direttore generale di soddisfare i bisogni delle donne che lavorano in agricoltura. Queste ultime producono infatti una buona parte del cibo mondiale, ma sono impegnate in una battaglia quotidiana contro la discriminazione. Se le donne avessero gli stessi diritti degli uomini in materia di terra coltivabile, risorse e opportunità, si stima che potrebbero nutrire se stesse, le loro famiglie e fino a 150 milioni di persone in più.

 «Ci auguriamo che il nuovo direttore generale schieri la FAO in prima linea a favore delle donne in agricoltura», dichiara Jeannette Gurung, direttore generale di Wocan. «Le contadine e le imprenditrici sono la chiave dello sviluppo sostenibile e della sicurezza alimentare. La Fao può aiutarle a realizzare il loro potenziale rafforzando la loro leadership e le loro capacità. In questo modo lo sviluppo agricolo prenderà la giusta direzione con benefici durevoli».


Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.