Sostenibilità
Oxfam e Wwf: stop all’inquinamento marino
Per le due organizzazioni è arrivato il «momento dell'accordo» di tassare le emissioni di carbonio prodotte dalle navi
di Redazione
Fermare le emissioni di gas prodotte dal traffico marittimo internazionale. Lo chiedono nel loro rapporto “Fuori dal bunker – è tempo per un accordo equo per le emissioni del trasporto marittimo” (scaricabile in allegato). Secondo le due organizzazioni l’accordo che prevede una tassazione sulle emissioni di carbonio prodotte dalle navi dovrebbe stare al centro della conferenza Onu sul cambiamento climatico prevista per la fine del 2011 a Durban in Sudafrica. La proposta di Wwf e Oxfam è quella di tassare di 25 dollari sul carbonio emesso per tonnellata di carburante in modo da aiutare a ridurre le emissioni e a generare 25 miliardi dollari all’anno entro il 2020. Denaro che sarebbe utile per “compensare i paesi in via di sviluppo per le spese di importazione, marginalmente piu’ elevate, che potrebbero derivare dal prezzo del carbonio, sia – fanno sapere – per fornire piu’ di 10 miliardi di dollari all’anno al Fondo verde per il clima”.
«L’Europa – ha detto Elisa Bacciotti, di Oxfam Italia – non ha bisogno di agire unilateralmente sulle emissioni dei trasporti marittimi.» « La Ue è perfettamente in grado di arrivare a un accordo equo e globale- prosegue Baciotti – E’ tempo per il trasporto marittimo di diventare parte della soluzione del cambiamento climatico, non una grossa parte del problema”.
Sulla stessa linea il WWF. «La conferenza sul clima di Durban quest’anno – ha affermato Mariagrazia Midulla, responsabile della politica climatica ed energetica del Wwf Italia – offre l’occasione ideale per un accordo globale sul trasporto marittimo». «Questo dovrebbe essere uno dei pilastri per un pacchetto di risultati forti da raggiungere a Durban, in grado di mettere il mondo sulla strada per evitare cambiamenti climatici dirompenti».
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.