Non profit

Ottomila fund raiser da assumere, subito

Secondo la Bocconi è la professione del futuro

di Redazione

Stando alle più recenti stime dell?Osservatorio statistico della Scuola di Direzione aziendale della Bocconi, sarebbero almeno 8 mila gli esperti in fund raising richiesti dalle organizzazioni non profit italiane. Dal suo canto, l?Aiccon, Associazione italiana per la promozione della cultura della cooperazione e del non profit, prevede che nei prossimi due anni l?economia civile creerà circa 200 mila nuovi posti di lavoro, una buona percentuale dei quali attinenti a vario titolo all?attività di raccolta fondi. Nelle università italiane, poi, cominciano a nascere vere e proprie scuole, come nel caso della Fund raising School di Bertinoro (in provincia di Forlì), diretta emanazione del corso di laurea in Economia delle organizzazioni non profit dell?ateneo di Bologna. Insomma, comunque la si metta, è ormai palese come il fund raiser, colui che raccoglie per le organizzazioni le risorse necessarie alla loro mission, sia diventata una figura decisiva per la crescita del Terzo settore. E a lui è dedicato il convegno del Cergas ?Il finanziamento della solidarietà: il fund raising in Italia? che si svolgerà il prossimo 28 marzo presso l?aula magna della Bocconi, al quale interverranno studiosi ed esperti del settore. «Oggi le organizzazioni non profit producono beni e servizi sempre più apprezzati dalla collettività», afferma Giorgio Fiorentini, docente all?ateneo milanese e promotore del seminario, «ma per mantenere standard qualitativi elevati sono necessari investimenti che solo entrate costanti e significative possono garantire. Per questo diviene strategico il ruolo dei ?procacciatori di fondi?, chiamati ad assolvere un compito molto più impegnativo che nel passato». Ma anche più ricco di soddisfazioni economiche, visto che il mercato se li contende a peso d?oro «a patto che», sottolinea Maria Teresa Scherillo di Sodalitas, «si dimostrino capaci non solo di saper raccogliere fondi, ma anche di rendicontarne in modo trasparente l?uso. Solo così il donatore si affeziona ad una buona causa e stimola egli stesso altre donazioni». La partecipazione al convegno è gratuita. Iscrizioni (entro il 27 marzo) allo 0258365752, fax 0258365753.?


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