Ottavo posto. Carlin Petrini, enogastronomo. Alla sua tavola invitati bipartisan

La cosa straordinaria di Carlin, ci pensavo l?altro giorno, è che lui è trasversale e porta tutti i politici (compresi quelli di destra, come Alemanno e Ghigo) a dire e a fare quello che vuole lui. Non è che Slow Food e la sua politica si adatti o si plasmi a seconda degli interlocutori istituzionali: sono gli interlocutori istituzionali, di qualunque provenienza politico-ideologica, che quando incontrano Carlin, Slow Food o un evento come Terra Madre, parlano come? il subcomandante Marcos. Questa grande capacità di aggregazione deriva dalla chiarezza dei principi, perché Carlin dice delle cose che capiscono tutti, che sono sempre quelle. Lui non ha cambiato nulla, ha semplicemente saputo allargare lo sguardo sul mondo, prima degli altri: quei quattro paletti di principi che c?erano vent?anni fa sono ancora gli stessi oggi, e questo è fantastico. Perché, secondo voi, intorno a Slow Food c?è un sacco di gente che non ha interessi diretti? Io mi sono seduta a Terra Madre, al primo tavolo libero, e al mio fianco c?erano dei sardi che producono il ?bue rosso?: ho percepito subito che eravamo fratelli. Ma fratelli sul serio, non so come spiegarvelo. È impressionante, una questione di radici condivise, di forte identità. La cosa formidabile è che persino il Principe di Galles va a Terra Madre e? parla come il subcomandante Marcos. Non perché sia plagiato da Carlin, ma perché le quattro cose che Carlin mette in fila sono limpide, innegabili, cristalline e valgono per il mondo. Questo ce l?ha solo lui e? io lo amo! Si capisce vero? Carlin fa sempre l?esempio della Napa Valley, in California, dove ci sono queste vigne meravigliose, lavorate secondo il massimo rispetto dell?ambiente, ma dove ci sono anche i messicani schiavi? E questo non va bene. In conclusione i principi di Carlin sono gli stessi de Le lezioni americane di Italo Calvino, che ci vogliono tutte e cinque insieme. Ecco, Carlin è Le lezioni americane di Calvino fatte persona e progetto: leggerezza, molteplicità, rapidità, esattezza e visibilità. È lui il mio Oscar sociale dell?anno 2004.

Lella Costa