Famiglia

Ostia, l’arteducazione per una scuola a porte aperte

Tanti i percorsi di arteducazione, iniziati nel periodo scolastico e conclusi dopo il lockdown. A Dragona, Ostia, nell'ambito del progetto DOORS, martedì 28 luglio i ragazzi porteranno a termine il murales collettivo come restituzione finale del percorso di Urban Art

di Redazione

In seguito al vuoto educativo conseguente al lockdown la dispersione scolastica è cresciuta dal 12% al 20% (dati Save The Children). Per questo DOORS – un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile – ha ritenuto fondamentale attivarsi anche durante la chiusura scolastica e rimodulare in remoto le sue proposte laboratoriali di arteducazione e di supporto socio-affettivo. Proposte che con il sostegno dell'Impresa Sociale con i Bambini sono state avviate a partire da quest'anno scolastico in molti Istituti Comprensivi del territorio per promuovere una maggiore sinergia tra educazione formale e educazione non formale.

L’acuirsi della povertà educativa minorile ha colpito in maniera più incisiva i territori già particolarmente fragili e difficili come quello di Ostia che, già prima del covid-19 secondo le elaborazioni statistiche di Openpolis, presentava un alto tasso di famiglie con potenziale disagio economico, soprattutto nelle aree di Acilia sud, Infernetto e Ostia nord.

Ad Ostia, i percorsi di ArtEducazione per la fascia 10-14, proposti dai due partner Centro culturale Affabulazione e Magazzino dei Semi nell'I.C. via Giuliano da Sangallo sono andati avanti on line dove possibile per garantire quella “vicinanza umana e affettiva” di cui tanto si è sentito il bisogno: dove non è arrivata la didattica tradizionale online, infatti, sono arrivate le proposte educative non formali attraverso l’arte e la creatività.

Uno dei percorsi più interessanti sul territorio di Ostia è quello con Affabulazione e i cosiddetti Educatori di corridoio – figure di ascolto e di contenimento che fuori dal contesto formale dell'aula, negli spazi comuni della scuola (corridoi, atri, ingressi, giardini, cortili), intercettano e agganciano, attraverso l’arte, quei ragazzi/e che per diversi motivi necessitano di avere una sponda sicura in una figura non istituzionale – che è diventato un laboratorio di Arte Urbana andato avanti durante tutto il lockdown. Dal writing alla produzione di stencil, da lavori effettuati singolarmente su carta, a quelli a più mani sui pannelli e sui teli applicati al muro, la continuità ha fatto crescere le capacità tecniche e di conseguenza la voglia di fare e apprendere nuove forme di arte pittorica.

Il 28 luglio, dalle 16 alle 20, i ragazzi e le ragazze del laboratorio porteranno a termine come restituzione finale del percorso un’opera pittorica sulle pareti dei pilastri del viadotto Zelia Nuttal a Dragona (X Municipio) dedicate ufficialmente alla pittura libera dei writer. Il giorno successivo, il 29 luglio, è anche previsto un incontro con i partecipanti al workshop di Urban Art di Ostia Up – La scuola attiva la cultura, un progetto del Mibact che promuove la rigenerazione territoriale. Incontro che è stato organizzato per incoraggiare la sinergia sul territorio tra attori diversi impegnati sullo stesso fronte: il contrasto alla povertà educativa minorile attraverso la rigenerazione urbana e sociale.

Sempre nel territorio di Ostia si sono svolti laboratori in orario scolastico e extrascolastico anche appoggiandosi all’atelier di Magazzino dei Semi, una vera e propria "officina di lavoro" dove sono raccolte tutte le restituzioni finali e le attrezzature che abbiamo potuto mettere a disposizione delle scuole per i percorsi laboratoriali. Percorsi di arte/STEM che hanno fatto acquisire ai ragazzi e le ragazze coinvolte le tecniche di base dell'animazione stop motion e computer music ma anche nozioni di fotografia, ritocco fotografico, fotomontaggio e l'utilizzo di software per la creazione di brani musicali.

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