Mondo
Ostaggi italiani: dal Gaslini l’appello di una mamma irachena
La signora ha voluto esprimere il suo ringraziamento verso i medici che stanno curando la figlia, e ha lanciato un appello ai rapitori dei nostri connazionali
Oggi pomeriggio presso il dipartimento Cardiovascolare dell? ospedale Giannina Gaslini di Genova, la mamma di una paziente irachena, giunta un mese fa dall? Iraq insieme ad altri 11 bambini bisognosi di cure altamente specialistiche, attualmente impossibili nel loro paese, ha voluto esprimere davanti alle telecamere il suo ringraziamento verso i medici che stanno curando la figlia, ed ha lanciato contemporaneamente un appello ai rapitori dei nostri connazionali affinche’ liberino gli ostaggi ancora detenuti. Ne dà notizia, in un comunicato, l’ufficio stampa dell’ospedale.
‘Mia figlia qui ha usufruito di due operazioni al cuore – ha raccontato la signora Rana- mentre in Iraq e’ stata in punto di morte, ringrazio tanto i medici del Gaslini che l? hanno salvata. Spero che il mio popolo lasci andare i ragazzi italiani, e che possano partire tutti dall?Iraq e ritornare alle loro case, cosi’ continueremo anche ad avere buoni rapporti con i medici che ci stanno tanto aiutando, la popolazione italiana e’ stata la prima a venire in soccorso dei nostri bambini’.
Dei dodici bambini iracheni giunti al Gaslini sette soffrivano di gravi patologie cardiache inoperabili nel loro paese, di questi cinque sono già ripartiti perfettamente guariti, mentre i rimanenti sono ancora ricoverati in diverse unità operative dell?Istituto e preso le strutture della Croce Rossa.
La scorsa primavera, prosegue il comunicato, otto medici dell?Istituto Gaslini si sono avvicendati presso l? Ospedale da campo della Croce Rossa Italiana a Baghdad, dove i pediatri e i chirurghi dell?ospedale si sono occupati della parte pediatrica, finanziati grazie ad una sottoscrizione pubblica lanciata e sostenuta dal quotidiano ‘Il Secolo XIX’. Oltre 10.000 sono stati i bambini visitati, più di 100 quelli operati, 3 i bimbi arrivati a Genova dall’Iraq grazie alla missione umanitaria, dimessi dopo essere stati operati con successo al Gaslini. Mentre prosegue il programma di aiuto che va oltre l? emergenza, contribuendo a formare il personale medico iracheno, attraverso la condivisione delle eccellenze del Gaslini con i medici specializzandi iracheni, che si stanno avvicendando presso le strutture didattiche e sanitarie dell’Istituto per un periodo di formazione.
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