Mondo

Ostaggi francesi: prigionia si prospetta lunga, nessun contatto

Il direttore di Radio France (per cui lavora uno dei due ostaggi) ha ammesso: «Il governo francese non ha stabilito alcun canale con i sequestratori»

di Gabriella Meroni

”C’e’ il rischio che duri” la prigionia di Georges Malbrunot e Christian Chesnot, i due giornalisti francesi rapiti il 20 agosto in Iraq dalla stessa banda che ha catturato e ucciso Enzo Baldoni. Lo ha indicato oggi Jean-Paul Cluzel, presidente di Radio France, la radio pubblica per la quale lavora uno dei due ostaggi. In base alla informazioni di cui dispone, Cluzel ha oggi affermato che in realta’ ”non ci sono stati ancora contatti diretti tra le autorita’ francesi e il gruppo dei rapitori” mentre con l’aiuto di intermediari sono stati aperti piu’ di venti canali di dialogo con ”l’area molto complessa della resistenza irachena”. Secondo il capo dell’emittente per la qualche lavora Christian Chesnot, ”siamo in una situazione che non e’ diretta, che e’ complessa e pericolosa”. ”Piu’ si prolunga la detenzione in quell’ambiente instabile che e’ l’Iraq e piu’ ci sono rischi fisici per gli ostaggi, indipendentemente dalla volonta’ dei rapitori”, ha affermato Cluzel nel corso di un’intervista radiofonica. Il presidente di Radio France ha definito ”relativamente rassicurante” il messaggio con cui i presunti rapitori si sono rifatti vivi ieri sera su un sito Internet per accusare la Francia delle peggio cose nei confronti dell’Islam: questo messaggio (di dubbia autenticita’, a detta di un governo Raffarin sempre piu’ perplesso) non contiene infatti ulteriori minacce nei confronti dei due reporter. Sulle strategie da seguire per arrivare al rilascio dei giornalisti e’ intanto scoppiata a sorpresa un’aspra polemica all’interno della comunita’ islamica di Francia. La Grande Moschea di Parigi (su posizioni moderate, legata al governo algerino) ha oggi attaccato Mohamed Bechari – presidente della Federazione nazionale dei Musulmani di Francia – per un suo incontro in Qatar con uno dei leader degli integralisti algerini, Abassi Madani. La Grande Moschea di Parigi si dice ”costernata” per l’incontro ”irresponsabile” di Bechari con l’ex-dirigente del Fis (Fronte islamico di Salvezza”) che ha annunciato uno sciopero della fama ”in solidarieta”’ con gli ostaggi francesi e italiani.


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