Famiglia

Ossezia: Beslan, in 10mila necessitano di aiuto psicologico

Lo sostiene il presidente dela Croce rossa locale e resposabile dell'ospedale centrale di Beslan, Vyacheslav Kordinov,

di Paul Ricard

Circa diecimila persone hanno bisogno di un aiuto psicologico a lungo termine dopo la tragica presa d’ostaggi nella scuola di Beslan, in Ossezia lo scorso 3 settembre, secondo le stime della Croce rossa locale. Le autorita’ russe hanno affermato che 1.200 ex ostaggi, bambini ed adulti, necessitano di un sostegno psicologico diretto. Ma per il presidente dela Croce rossa locale e resposabile dell’ospedale centrale di Beslan, Vyacheslav Kordinov, ”questa cifra deve essere moltiplicata per dieci. Non dobbiamo infatti dimenticare i parenti e gli amici degli ostaggi, ed i medici che hanno lavorato senza pausa dall’inizio di questa tragedia. Anche loro hanno bisogno di un appoggio per superare il dolore”, ha affermato Kordinov citato dalla Federazione internazionale della Croce rossa, con sede a Ginevra. La Croce rossa russa (Crs) e’ attiva in due centri a Beslan con attivita’ per il sostegno psicologico e fisioterapia. I centri saranno inoltre usati quali centri sociali con attivita’ per i bambini di Beslan. ”Ci vorranno lunghissimi mesi prima che la comunita’ di Beslan superi questa tragedia e dobbiamo fare in modo che tutte le persone traumatizzate ricevano un aiuto”, secondo la presidente della Crs Tatiana Nikolaenko.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.