Politica
Osservatorio Nazionale contro il gioco d’azzardo patologico: ecco i nomi
Reso noto l'elenco degli esperti che prenderanno parte all'Osservatorio "per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave" che avrà mandato di valutare le politiche di contrasto al gambling di massa anche sui territori. La prima riunione il 13 aprile
di Redazione
Previsto dalla Legge di Stabilità del 2015, istituito nel giugno scorso con decreto dai ministri Lorenzin (Salute) e Padoan (Mef), l' Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave si riunirà in prima seduta il 13 aprile prossimo.
Lungo e travagliato il percorso che porta a questa prima convocazione. E, visto che oltre al percorso, pende anche un ricorso già passato al vaglio del Consiglio di Stato (Codacons vs. Federserd), è probabile che le cose proseguano, ma non senza intoppi.
A far parte dell'Osservatorio, presieduto dal direttore generale della Direzione generale della prevenzione sanitaria, Raniero Guerra, sono stati chiamati componenti del Ministero della Salute (Silva Arcà, Lidia Di Minco), del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Elena Giacone, Gianluca Campana, Alessandro Aronica), del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Paolo Sciascia), del Dipartimento per le politiche antidroga (Patrizia De Rose), del Dipartimento della gioventù e del Servizio civile nazionale (Cinzia Zaccaria), dell'Istituto superiore di sanità (Roberta Pacifici), ma anche dell'Anci (il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi), della Conferenza delle regioni e delle province autonome (Arcangelo Alfano, Nora Coppola, Mila Ferri), oltre che – e qui è il punto più controverso – quelli il decreto chiama "esperti di comprovata esperienza nel settore della dipendenza".
Oltre a quelli nominati dal Ministero della Salute (Patrizia Saraceno, Marco Polizzi), a indicare i propri esperti sono state chiamate alcune associazioni: l'Associazione italiana genitori, il Movimento italiano Genitori (Moige), l'Unione nazionale consumatori, Codacons, Federserd, che è il sindacato degli operatori delle tossicodipendenze e gestisce il servizio "gioco responsabile", il Sitd, Alea, Fict e CNCA, il Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza presieduto da don Armando Zappolini che ha indicato come esperto Matteo Iori.
"Ho l’onore e l’onere di essere stato nominato su indicazione del CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza)", osserva Iori a Reggio Online. L’Osservatorio, "che è a titolo totalmente gratuito, si riunirà per la prima volta mercoledì 13 aprile alle ore 14,30 presso la sede del Ministero della Salute. Sarà una grande occasione per iniziare un lavoro molto importante sui rischi del gioco d’azzardo e per definire delle linee di azione a livello nazionale che riguarderanno la prevenzione, la cura e tutto ciò che sarà opportuno fare per contrastare la diffusione della patologia da gioco. Da sedici anni mi occupo delle ricadute sociali che il gioco d’azzardo ha sui territori e da sempre, con estrema amarezza, ho dovuto accettare la distanza fra chi governa il Paese e chi si occupa dei danni provocati dal gioco d’azzardo". Mi auguro, prosegue Iori, "che essere allo stesso tavolo con i rappresentanti dei Ministeri e delle Istituzioni che governano l’Italia possa davvero essere l’opportunità per l’inizio di un percorso molto diverso, proficuo e realmente utile alle persone e ai cittadini più fragili".
Esclusa dal tavolo la Consulta Nazionale Antiusura e altre associazioni che, evidentemente, a parere del Ministero, non hanno maturato la "comprovata esperienza" di Moige, Age, Federserd e Iori.
Per quanto riguarda i nomi indicate dalle associazioni chiamate a far parte dell'Osservatorio che avrà il mandato di valutare anche le politiche territoriali di contrasto al gioco d'azzardo – con potenziali conflitti pronti a esplodere, nel caso di chi, sedendo al tavolo dell'Osservatorio in funzione di giudice, spesso è anche parte in causa di quelle politiche di contrasto – oltre allo stesso Iori ci sono Fabrizio Azzolini per l’Age – Associazione Italiana Genitori, Antonio Affinita per il Moige, Massimiliano Dona per l’Unione Nazionale Consumatori, Carlo Rienzi per il Codacons, Pietro Fausto d’Egidio per Federserd, Onofrio Casciani per la SiTD, Maurizio Fiasco per Alea, Paolo Merello per la Federazione Italiana Comunità Terapeutiche.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.