Famiglia

Osservatorio Minori: “certezza della pena e obbligo di cura” per i pedofili

E' quanto propone Antonino Napoli, vicepresidente e responsabile legale dell'Osservatorio dei Diritti dei Minori

di Chiara Sirna

Certezza della pena e obbligo di cura per i pedofili. E’ quanto chiede Antonino Napoli, vicepresidente e responsabile legale dell’Osservatorio dei Diritti dei Minori, presieduto dal sociologo Antonio Marziale, che propone la modifica dell’art. 609Nonies codice penale.
”Il nostro diritto penale sostanziale -evidenzia Napoli- non considera i reati sessuali, soprattutto contro i minori, come il frutto di turbe psichiche e, pertanto, non sono previste misure tese ad un trattamento sanitario”. ”Così -sottolinea- nessuna cura obbligatoria viene prevista per tali soggetti che, senza avere consapevolezza della loro devianza, potranno reiterare le condotte per cui sono stati puniti”
La proposta di inserire un obbligo di cura, invece, “nasce da uno studio – spiega Napoli – condotto dall’Osservatorio sui Diritti dei Minori di comparazione tra la nostra normativa in materia di reati sessuali, soprattutto contro i minori, e quella di altri Paesi quali la Gran Bretagna, la Danimarca, la Norvegia e gli Stati Uniti ove tali proposte sono state gia’ introdotte con efficaci risultati”.
”Occorre -evidenzia ancora il vicepresidente dell’Osservatoriuo sui diritti dei minori- che il Parlamento tutto nella prossima legislatura comprenda la delicatezza del tema, la diffusione sempre maggiore di tali tipi di reati e la necessita’ di incentivare il carattere risocializzante della pena e la necessita’ di prevenire tali tipi di reato”.
Secondo Napoli occorre, inoltre, ”imporre ai condannati per pedofilia un trattamento psicologico obbligatorio teso alla modifica del comportamento deviato per un periodo non inferiore alla durata della pena, una restrizione ai movimenti, di tenersi lontano da luoghi frequentati da bambini e non svolgere lavori che prevedano un contatto con essi per una durata non inferiore ad anni 5 dalla cessazione dell’esecuzione della pena, l’obbligo di tenere informati gli organi di polizia sulla loro residenza e sugli eventuali spostamenti per una durata non minore ad anni 5”.
”Gli organi di Polizia -prosegue il responsabile legale dell’Osservatorio- dovranno avvertire le scuole, asili ed altri luoghi frequentati da minori della presenza nella comunita’ di soggetti che hanno subito una condanna per reati sessuali contro i minori per consentire, in concorso con le famiglie, di aumentare la vigilanza sui minori”.
Napoli propone, infine, l’istituzione di ”un registro informatico non pubblico ma accessibile a tutti gli organi di polizia in cui vengono inseriti i condannati per i predetti reati”.


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