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Osservatorio: la Fish aspetta il Dpcm

Pietro Barbieri (Fish) spiega a che punto è l'iter per l'Osservatorio

di Sara De Carli

L’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità? «Non sappiamo nulla, tutto fermo a una riunione fatta a luglio 2009 con l’allora sottosegretario Roccella», dice Pietro Barbieri, presidente della Fish.

L’organismo è previsto dalla Convenzione Onu (ratificata dall’Italia nel marzo 2009) ed era stato definito come «imminente» dal sottosegretario Roccella alla Conferenza di Torino dello scorso ottobre, quando aveva promesso «sarà attivo entro la fine dell’anno», composta da non più di 40 persone «e per un terzo da rappresentanti delle associazioni». Ma ancora nulla si è visto.

A Torino la Roccella aveva confermato quando annunciato alle associazioni nel luglio precedente, «con un accordo in base a cui 14 nomi sarebbero stati individuati da Fish e Fand (7 a testa)», dice ancora Barbieri. «Ma quei nomi ad oggi nessuno ce li ha chiesti ufficialmente e noi non li abbiamo indicati. So che altre associazioni invece l’hanno fatto. Dell’Osservatorio, comunque, non abbiamo più sentito parlare».

Nè la strada si annuncia breve: «la costituzione dell’Osservatorio sarà fatta infatti con un Dpcm», rivela Barbieri. «Ci assicurano che lo schema è pronto, ma deve andare in Consiglio dei ministri e poi in Conferenza Unificata, dua passaggi non propriamente semplici. Dopodiché il ministro Sacconi farà una direttiva, che conterrà anche i nomi dei membri designati».

Il problema però, per Barbieri, è ben più ampio: «Le politiche per la disabilità sono una materia residuale per un ministero come quello di Sacconi, soprattutto in questo momento di crisi. E non avere da mesi un sottosegretario incaricato certo non aiuta. Di fatto siamo senza un interlocutore».

Sul tema leggi anche la lettera aperta di Tommaso Daniele, presidente del Forum Italiano sulla Disabilità.


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