Volontariato

Orvieto. Voto ai minori. Il “sì” di D’Alema e Alemanno

Raccoglie immediatamente plausi e consensi la proposta di estendere il voto ai minori avanzata dalle Acli. D'accordo il predsidente dei Ds e il ministro di An Alemanno

di Ettore Colombo

Orvieto. Nostro servizio. Estendere il suffragio universale anche ai minorenni. La proposta è delle Acli e viene posta al mondo politico con il punto interrogativo. Ma raccoglie l’immediato consenso sia di Massimo D’Alema che di Gianni Alemanno. L’opinione è favorevole sia da parte del ministro di An che del presidente dei Ds. Con il secondo che rilancia: “Anche gli immigrati e anche per le politiche”. La campagna delle Acli, ‘Un bimbo, un voto’ non pone limiti di età per il diritto di voto. D’Alema ne indica uno: “Sono favorevole al voto ai sedicenni”. Alemanno non si sofferma sull’età e, pur partendo dalla considerazione che si tratta di “una provocazione molto forte”, ha pochi dubbi: “Merita l’assenso”. Il presidente della Quercia spiega che si tratta di un modo per “allargare e ringiovanire la base elettorale”. Ma non si ferma al voto ai sedicenni: “Se vogliamo davvero fare un passo in avanti – dice nel corso di un dibattito organizzato dalle Acli ad Orvieto – dobbiamo cambiare la Costituzione e dare il diritto di voto agli immigrati. Chi vive, lavora e paga le tasse in Italia deve poter votare. Anche alle politiche”. D’Alema ha ben presente che il riferimento, sul voto agli immigrati, è la proposta di Gianfranco Fini di qualche mese fa. Una posizione, ricorda con una vena polemica, con la quale Fini “ha guadagnato grande popolarità nel parlarne”: un modo di sottolineare come la discussione sia finita lì. Alemanno non raccoglie, e si limita a parlare del suffragio universale ai minorenni. Una “provocazione”, ribadisce più volte. Ma sulla quale occorre “continuare a ragionare, fuori dai luoghi comuni”. Perché, afferma, “mette la società nella condizione di guardare oltre” e valorizza l’importanza della famiglia e del fare figli.


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