Welfare
Orlando: l’economia sociale e solidale fondamentale per la ripresa
"Stiamo lavorando per aiutare i soggetti che operano in questo settore, che sono stati molto colpiti dall’emergenza e perché vorremmo fossero parte attiva del processo di ripartenza", ha detto il ministro in occasione di un incontro con il Commissario UE al Lavoro e ai Diritti Sociali Nicolas Schmit
di Redazione
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando ha incontrato ieri in videoconferenza il Commissario UE al Lavoro e ai Diritti Sociali Nicolas Schmit. Al centro dell'incontro un focus sulle diverse iniziative in discussione a Bruxelles e sulla preparazione in Italia del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il Ministro e il Commissario hanno concordato come non vi possa essere ripresa forte, duratura e resiliente senza un forte impegno affinché sia anche inclusiva. L’Italia e l’Europa non possono semplicemente ambire a ritornare allo status quo prima della pandemia, perché già in quella fase erano emersi profondi squilibri e forti ingiustizie che ora devono essere superate.
Il Piano d’Azione per l’attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali, e le raccomandazioni per un sostegno attivo ed efficace all’occupazione, di recente varati dalla Commissione, rappresentano il quadro di riferimento nel quale anche l’Italia intende collocare le sue politiche e le sue azioni. In vista del Vertice Sociale di Porto, organizzato dalla presidenza portoghese, l’Italia è pronta ad avviare l’individuazione di target nazionali per contribuire a raggiungere gli obiettivi europei fissati nel Piano d’Azione (78% cittadini fra i 20 ed i 64 anni di occupati, 60% di adulti in programmi di aggiornamento delle competenze e 15 milioni in meno di europei a rischio povertà ed esclusione sociale) e a sottoscrivere l’impegno per il loro raggiungimento. L’obiettivo condiviso è quello di contrastare il fenomeno dei lavoratori poveri e il dumping salariale di cui soffre l’Italia a causa dei bassi salari in altri paesi europei.
Orlando ha riconosciuto come oggi ci si muova “in un contesto europeo del tutto nuovo, con il riequilibrio in corso fra le ragione di un’Europa che deve gestire le sue finanze in maniera sostenibile e la necessità di mettere i cittadini al centro della nostra azione di governo. Il sostegno ricevuto per i programmi sula fiscalità di vantaggio a favore dell’occupazione nelle zone meno sviluppate del Paese, ma anche il programma SURE di sostegno allo strumento della cassa integrazione rappresentano segnali importanti in quella direzione”.
L’Italia, come suggerito dalla Commissione, intende passare progressivamente dalle misure emergenziali adottate a causa della pandemia a riforme strutturali, fra le quali proprio quella degli ammortizzatori sociali in merito alle quali il Ministro Orlando ha ricordato "l'impegno in un percorso di riforma degli ammortizzatori sociali che potrebbe incrociarsi con le nuove misure europee. Se ci fosse un percorso di aiuto europeo alla definizione di uno strumento universale sarebbe importante e farebbe diventare tangibile il sostegno Ue per riconoscere gli strumenti a tutela dei lavoratori che non hanno mai beneficiato di interventi di sostegno come gli autonomi, i professionisti, la piccola impresa, settori dove per lo più sono presenti lavoratori giovani".
Una riforma degli ammortizzatori sociali che sarebbe più agevole se si potesse inquadrare nel PNRR finanziato dai fondi di Next Generation EU. In seguito all’approvazione proprio di Next Generation EU e del nuovo Quadro Finanziario Pluriennale, oggi le risorse ci sono, e l’Italia è pronta ad assumersi la responsabilità di utilizzarle al meglio, cominciando innanzitutto dai giovani, come ha voluto sottolineare il Commissario Schmit. Soprattutto a loro vanno dedicati gli sforzi per un adattamento continuo delle competenze, che tenga conto soprattutto della rivoluzione digitale, e per la modernizzazione dei servizi pubblici per l’impiego. Per gestire i cambiamenti in corso è necessario infatti un continuo adattamento delle competenze, ma anche della produzione. Fenomeni come il commercio su piattaforma, come ha ricordato il Ministro Orlando, per non portare a chiusure di attività e perdite di posti di lavoro, devono essere affiancati ad un cambiamento da parte delle imprese tradizionali. Il Ministro ed il Commissario hanno anche convenuto sull’importanza che l’economia sociale e solidale può avere per una ripresa sostenibile ed equa. Stato e mercato offrono di volta in volta soluzioni e risposte, ma associazioni ed imprese sociali hanno dimostrato di potersi affiancare in maniera efficace quale motore di crescita e di inclusività. “Credo che l’economia sociale – ha sottolineato il ministro Orlando – possa essere un importante strumento in questa fase. Stiamo lavorando per aiutare i soggetti che operano in questo settore, che sono stati molto colpiti dall’emergenza e perché vorremmo fossero parte attiva del processo di ripartenza”.
Su questo e sul tema della riforma degli ammortizzatori sociali, che secondo il Ministro Orlando dovrà avvalersi del "Recovery come una molla per iniziare riforma del sistema di ricollocamento e delle politiche attive del lavoro, è importante anche qui il sostegno dell'Unione europea per agganciarci alle migliori pratiche Ue e per coordinare le politiche che in via ordinaria proseguiranno dopo l'utilizzo del Next Generation Ue". Tema sul quale Orlando e Schmit si sono dati appuntamento ad un prossimo incontro di approfondimento. Il Governo italiano e la Commissione Europea intendono, infatti, rafforzare la collaborazione, nella consapevolezza che il processo di riforme che si sta avviando in Italia per costruire un paese più forte, moderno e giusto sarà più efficace se inquadrato in una strategia comune.
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