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Inclusione scolastica

Ore di sostegno e nuovi Pei, arriva la nota del ministero

È finalmente arrivata da viale Trastevere l'attesa nota che dà indicazioni alle scuole alle prese con la compilazione dei Piani Educativi Individualizzati e la richiesta delle ore di sostegno per il prossimo anno scolastico. Le tabelle C e C1 anche quest'anno non vanno compilate. Ma a questo punto, non è il caso di eliminarle?

di Redazione

Poiché a livello nazionale non è stato ancora adottato il Profilo di Funzionamento, non è possibile procedere alla compilazione delle tabelle C e C1. Pertanto le scuole anche quest’anno dovranno compilare i modelli PEI vigenti provvedendo alla compilazione delle Sezioni 11 e 12 ma escludendo le parti che rimandano al Profilo di Funzionamento con riferimento alle tabelle C e C1. Lo dice la nota n. 1718 del 28 maggio 2024 del ministero dell’Istruzione e del Merito, che integra la precedente nota n. 1690 del 24 maggio (la seconda nota arriva perché «a seguito di quesiti pervenuti, si forniscono chiarimenti»).

Occorrerà quindi continuare a strutturare la proposta delle ore di sostegno didattico e dell’assistenza specialistica per l’autonomia e/o la comunicazione secondo la diagnosi funzionale e le valutazioni didattiche ed educative del GLO, senza ricorrere, appunto, alle tabelle con i range.

Anffas aveva sollecitato nei giorni scorsi il ministero a dare indicazioni chiare alle scuole (leggi qui). L’associazione riepiloga quindi così i passi da fare entro il 30 giugno:

  • Per gli alunni già in possesso di certificazione per l’a.s. 2023/2024 i Gruppi di Lavoro Operativi (GLO) dovranno, entro il 30 giugno, effettuare la verifica finale e compilare la sezione 11 seguendo le indicazioni dell’art. 15 del D.I. 182/2020, senza la compilazione delle tabelle C e C1. Questo richiederà, innanzitutto, la “valutazione globale dei risultati raggiunti” tenendo conto “del principio di autodeterminazione” nonché l’aggiornamento delle condizioni di contesto e progettazione per l’anno scolastico successivo. Il GLO dovrà individuare e proporre il fabbisogno delle ore di sostegno per l’anno successivo partendo “dall’organizzazione delle attività di sostegno didattico e dalle osservazioni sistematiche svolte”, tenendo conto sia della diagnosi funzionale e del profilo dinamico funzionale, in assenza del profilo di funzionamento, che dei risultati raggiunti, nonché di eventuali difficoltà emerse durante l’anno, avendo cura di motivare adeguatamente la richiesta.
  • Per gli alunni che hanno ottenuto la certificazione per la prima volta, invece, si dovrà redigere il “PEI provvisorio“, compilando le sezioni 1, 2, 12, 4 e 6. Ai sensi dall’art. 16 del D.I. 182/2020, si dovrà riportare, nella sezione 12, la proposta del numero di ore di sostegno alla classe per l’anno successivo, nonché la proposta delle risorse da destinare agli interventi di assistenza igienica e di base e delle risorse professionali da destinare all’assistenza, all’autonomia e alla comunicazione per l’anno successivo, tenendo conto di quanto indicato nel profilo di funzionamento o, in mancanza, della diagnosi funzionale e del profilo dinamico funzionale.

I chiarimenti diffusi dal ministero sono solo una parziale risposta alle criticità segnalate da Anffas il 14 maggio scorso. Resta infatti ancora priva di riscontro la richiesta da tempo avanzata da Anffas e Fish di eliminare le tabelle C e C1Le tabelle, infatti, oltre ad essere inapplicabili per la mancata operatività del profilo di funzionamento, appaiono del tutto contraddittorie e controproducenti in quanto introducono un automatismo che ostacola il GLO nel determinare il numero di ore, anche superando quello di una cattedra di sostegno, svilendone, altresì, il ruolo nelle valutazioni didattiche ed educative.

Con la nota del 14 maggio 2024, Anffas ha richiesto anche l’urgente convocazione dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica e di rendere disponibile e operativa l’intera procedura volta al riconoscimento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica.

Foto di Markus Spiske, Pexels


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