Formazione
Ore 9, il calcetto sale in cattedra
Il 20 gennaio fischio dinizio per il primo torneo nazionale scolastico di calcio a cinque. Si chiama Megagol e coinvolgerà ragazzi e ragazze di 26 città. Obiettivo: una polisportiva in ogni istitut
Il calcio a cinque dilaga. Ragazzi, impiegati, liberi professionisti e politici, calcano sempre più di frequente i campi in terra rossa. Teatri di sfide all?ultimo sangue (ma a volte, purtroppo, nel vero senso della parola, come nel caso, di questi giorni, del ragazzo ucciso in una rissa dopo una sfida tra ?amici?) in uno sport che, finalmente, si sta imponendo in maniera ufficiale anche nelle scuole (attrezzate allo scopo) di tutta la penisola.
La prova tangibile? È l?organizzazione e l?imminente partenza di ?Megagol?, inedito torneo nazionale di calcetto che il settore giovanile e scolastico del Coni, insieme con la Lega nazionale dilettanti, ha organizzato tra le scuole di ventisei città italiane. Venezia, Torino, Ancona, Napoli, Cagliari, Roma, Palermo e Genova sono solo alcuni dei territori interessati a un evento che, superato il logico e necessario periodo di preparazione, ha fissato per mercoledì 20 gennaio la sua data d?inizio. Sarà un torneo a cui potranno partecipare tutti gli alunni regolarmente iscritti a frequentare la terza media e il primo anno di liceo, costituito da due categorie ben distinte: quella maschile prevede che la data di nascita degli iscritti rientri nel 31 dicembre 1982; per quella femminile, invece, è stata stabilita la data del 31 dicembre 1978 come ultima possibile per la partecipazione.
I ragazzi possono iscriversi al campionato di ?Megagol? presentando il documento di riconoscimento e la carta di adesione che verrà rilasciata direttamente dal Coni alla scuola di appartenenza degli aspiranti campioni. Lo stesso documento ha valore anche di certificato assicurativo.
Spiega Ugo Marini, delegato regionale del Coni per il calcio a cinque e responsabile della manifestazione nazionale: «Il progetto, ideato dal Provveditorato agli studi e dal settore giovanile e scolastico, rientra nel programma ?Sport per tutti? organizzato dal ministero della Pubblica istruzione. Il nostro obiettivo è di sviluppare nelle scuole, entro il 2000, la pratica di diverse discipline a livello agonistico».
Non solo pallone, dunque, alle origini di un evento che ha adottato come formula di svolgimento una iniziale selezione all?interno di ogni istituto, che permetterà di eleggere la sua squadra rappresentante.
La ?nazionale? di ogni istituto scolastico affronterà dapprima le selezioni comunali, poi quelle interprovinciali e, infine, quelle nazionali.
Le sei squadre vincenti dei singoli gironi, insieme con le squadre provenienti dalla Sicilia e dalla Sardegna che partecipano di diritto alla seconda fase, disputeranno gli ottavi di finale.
Passati questi si aprirà il decisivo scenario della ?Final Four?. Quattro squadre, cioè, si contenderanno il primo titolo di calcio a cinque attraverso due semifinali e una finale da svolgersi nel mese di maggio in una sede ancora da stabilire.
Da stabilire anche il premio per la squadra campione d?Italia. Ma una cosa sembra già certa. Visto il successo annunciato della manifestazione, non è difficile prevedere una seconda edizione del ?Megagol? il prossimo anno. E poi una serie di iniziative analoghe che avvicinino i giovani anche ai cosiddetti sport ?minori?
«E infatti l?obiettivo di ?Megagol? è duplice», continua Marini. «Oltre a rendere finalmente ufficiale la disciplina del calcio a cinque, considerata a torto troppo spesso un semplice passatempo, vogliamo riuscire per la prima volta a creare delle polisportive nelle scuole italiane. Strutture che siano in grado di fornire ai ragazzi gli spazi adatti per una sana attività agonistica».
Hitball, qui la palla non si ferma mai
La nuova frontiera del pallone si chiama Hitball: letteralmente, palla colpita. Anche se ha un nome straniero, questo sport è nato cinque anni fa in Italia, in una scuola, dalla fantasia di un professore di educazione fisica, e oggi ha addirittura una federazione italiana.
Si gioca tre contro tre in campi al coperto. Vince chi riesce a segnare più reti utilizzando una palla in materiale morbido, del peso di 210 grammi, che può essere colpita con qualunque parte del corpo, ma senza superare la propria metà campo. Fondamentale nell? Hitball la velocità di azione: la regola base impedisce di trattenere la palla anche un solo secondo. Il fatto che la sfera sia continuamente in movimento garantisce a chi lo pratica di raggiungere una notevole preparazione atletica. A Torino è partita una iniziativa didattica: in più di venti palestre cittadine, istruttori federali di Hitball saranno a disposizione di chi fosse interessato a misurarsi in una partita dimostrativa.
Per maggiori informazioni è possibile contattare la Federazione italiana Hitball al numero 011/746030.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.