Welfare

Ora nonno e nonna accendono il modem

Si moltiplicano le iniziative in Rete a favore degli anziani

di Riccardo Bagnato

Nel suo intervento per l?inaugurazione del progetto ?Nonn@nline: generazioni in rete?, il presidente della Commissione Pari Opportunità, Silvia Costa, ha sottolineato come si stia profilando un nuovo tipo di analfabetismo. È l?analfabetismo informatico, che ancora una volta rischia di colpire prevalentemente gli anziani e tra questi, le donne. ?Nonn@nline: generazioni in rete? è un?iniziativa promossa dalla Commissione per le Pari Opportunità e dal Ministero della Pubblica Istruzione; durerà un mese, dal 5 aprile al 5 maggio, e si svolgerà nelle scuole di nove città, coinvolgendo 900 nonni e nonne, oltre a un migliaio di studenti, docenti e personale specializzato. L?indirizzo è: www.palazzochigi.it/ cmparita/commissione/attivita/iniziative/nonnonline (ma non era possibile fare di meglio?). Ma la discriminazione in rete contro gli anziani c?è o non c?è? Sono diverse le realtà non profit, istituzionali o private che si stanno ponendo il problema del rapporto tra nuove tecnologie e anziani, oltre che disabili. E corrono ai ripari, promuovendo corsi su corsi: l?hanno fatto l?Enaip di Trieste, l?Università popolare della Terza età di Bari, quella di Latina, il comune di Bologna con il progetto ?Iperbole over 60?, il progetto pilota ?Memo? a Chiavari, in Liguria, promosso dall?Auser locale (ma prossimamente esteso a tutta la regione), per utilizzare i computer in un residenza sanitaria assistenziale. Quest?ultimo progetto prevede l?utilizzo dei computer per sviluppare e tenere sveglia la memoria con numeri, giochi di memoria e fotografie, utilizzando un computer portatile con cui alcuni giovani si avvicinano alle persone anziane e con loro dialogano. «Certo, uno dei problemi più evidenti è la mancanza di tecnici capaci», dice Lino Brundu dell?Athla, «figure professionali rare e costose, e tuttavia necessarie nel momento in cui si cerca di favorire l?accesso ad Internet a categorie di persone che richiedono una certa attenzione e sensibilità come disabili o anziani». Sensibilità che invece sembrano avere gli stessi anziani nei confronti di Internet. Da alcuni questionari raccolti dall?Auser nazionale, infatti, risulta che sebbene solo il 33% degli intervistati abbia una casella postale elettronica, il 67% conosce il sito dell?Auser (www.auser.it). Ma l?elemento più significativo è il desiderio della maggioranza di poter accedere a Internet, utilizzare un computer, il che testimonia l?importanza che gli intervistati conferiscono a questo strumento e al ruolo strategico che può avere in rapporto alla propria organizzazione. C?è ancora molto da fare, certo: solo il 13% delle associazioni dedicate agli anziani ha un sito, molti siti sono progettati male, in modo amatoriale, con colori scuri, o scritte minuscole. Basterebbe forse guardare ai siti internazionali come www.thirdage.com per prendere esempio, ma qui purtroppo c?è un?altra barriera, l?inglese, che discrimina sui diritti di tutti.


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