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Ora la trasparenza è l’arma vincente
5 per mille: parla il fiscalista Giuseppe Marino, docente di Diritto tributario alluniversità Statale di Milano e direttore del Centro studi Certi della Bocconi
Giuseppe Marino, docente di Diritto tributario all?università Statale di Milano e direttore del Centro studi Certi della Bocconi, è tra i massimi esperti di fisco e non profit che ci sono oggi in Italia. A lui chiediamo un commento sul 5 per mille.
Vita: Qual è il salto di qualità che con questa norma si avvia a compiere il contribuente italiano?
Giuseppe Marino: Quello di vedersi ?stimolato? perlomeno a interessarsi di più di sociale visto che ha la possibilità di destinarvi i propri soldi e, inoltre, di avere un rapporto più diretto, meno mediato, con gli enti non profit a cui vuole donare.
Vita: Come sta cambiando il rapporto tra fisco e terzo settore?
Marino: Lo Stato, per evidenti ragioni di budget, dovendo ritirarsi progressivamente da tutta una serie di settori è come se stesse cercando di bilanciare queste dinamiche mettendo il non profit in condizione di ?correre? di più. Di reagire, cioè, meglio a quelli che la teoria economica definisce ?fallimenti? dello Stato.
Vita: E come procede questa ?svolta??
Marino: Direi a zig zag, nel senso che per essere pienamente realizzata avrebbe bisogno che, contemporaneamente al ?ritiro? da certi settori, lo Stato alleggerisse la pressione fiscale sul contribuente. La legge +Dai -Versi va in questa direzione ma è solo un primo, seppure importante passo.
Vita: Quali sono gli altri passi da compiere?
Marino: Bisogna razionalizzare il sistema delle agevolazioni fiscali al non profit che ormai è pieno di ?incrostazioni? e stratificazioni figlie di operazioni di lobbismo politico degli anni passati. Basta leggere l?articolo 10 del Testo unico sulle imposte dirette per averne un?idea. Finora si è agito sull?aspetto quantitativo, con il 5 per mille si ha la grande opportunità di cominciare a fare una vasta operazione trasparenza. Infatti, attraverso l?indicazione del codice fiscale, gli enti non profit sono tenuti a venire ?allo scoperto? mettendo così lo Stato nelle condizioni di mapparlo compiutamente.
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