Non profit

Ora i titolari di alcune aziende diventano tutori

Diritto del lavoro: novità per chi assume un apprendista

di Giulio D'Imperio

Sono il direttore di un?azienda non profit della provincia di Sassari. Gradirei sapere se è vero che per gli apprendisti assunti dopo il 19 luglio 1998 cambiano diverse cose tra cui, almeno così mi hanno detto, la formazione che deve essere effettuata all?esterno dell?azienda. Potrei avere qualche informazione in più?
Gino P., Sassari

Risponde Giulio D?Imperio
È vero: effettivamente a partire dallo scorso 19 luglio, tutte le aziende che intendono assumere un?apprendista dovranno attenersi scrupolosamente ad alcune nuove procedure burocratiche.
Per prima cosa, dovranno indicare alla Regione di appartenenza la persona che dovrà avere il compito di ?tutore? del ragazzo che si intende assumere per coprire il ruolo di apprendista.
Per quanto attiene le aziende che hanno un numero di dipendenti inferiore a quindici (e anche in quelle che svolgono attività artigiane), il ruolo di tutore può essere coperto anche dallo stesso titolare dell?impresa.
Bisogna sottolineare però che non sono state ancora stabilite le caratteristiche professionali che il tutore deve possedere: pertanto per questo particolare problema il ministero del Lavoro si esprimerà solo in seguito. Le aziende avranno la possibilità di poter richiedere per le somme contributive da versare per i tutori, delle agevolazioni contributive, la cui entità verrà anch?essa fissata in seguito e sempre dal ministero del Lavoro. Parliamo ora della parte relativa alla formazione vera e propria: per quanto riguarda la formazione esterna che l?apprendista è tenuto a svolgere deve essere debitamente certificata ed effettuata presso strutture pubbliche o private dedicate alla formazione professionale che saranno individuate successivamente.
A questo proposito è bene ricordare tra l?altro che le ore di formazione che gli apprendisti devono svolgere dovranno essere pari a 120 ore medie annue, senza dimenticare che di queste ore, almeno il 35% devono essere destinate alla disciplina del rapporto di lavoro e della sicurezza sul posto di lavoro. Va sottolineato infine che chiunque non faccia svolgere al proprio apprendista la formazione esterna certificata non avrà diritto in alcun modo ad usufruire delle agevolazioni contributive previste dalla Legge.

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