Formazione

Opus Facere al via il laboratorio per l’occupabilità

Si inaugura il 16 settembre a Opificio Golinelli "OF - Opus facere fare per capire": Big Data, ICT, meccatronica e agroalimentare per la scuola del futuro. Un luogo innovativo a disposizione delle scuole dell'area vasta di Bologna. Al taglio del nastro la ministra Valeria Fedeli

di Redazione

È dedicato alla formazione e all’innovazione della didattica il doppio appuntamento che Opificio Golinelli propone dopo la pausa estiva, sabato 16 settembre. A un anno di distanza dall’assegnazione dei finanziamenti del ministero dell’Istruzione, si inaugura il laboratorio territoriale per l’occupabilità che ha la sua sede centrale a Opificio Golinelli, negli spazi messi a disposizione gratuitamente da Fondazione Golinelli: “OF-Opus facere fare per capire”, composto da una rete di 10 scuole superiori e 35 realtà pubbliche e private, guidate dall’Istituto di Istruzione Superiore Belluzzi Fioravanti e coordinate da un pool composto da esperti di Fondazione Golinelli e da un team di docenti delle scuole coinvolte, il taglio del nastro, in via Paolo Nanni Costa, 14 a Bologna, è alla presenza della ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli.

Inoltre, con il convegno “Intraprendenza ed emozioni. Idee per l’insegnamento” prende il via anche l’anno scolastico di Educare a educare, area progettuale di Fondazione Golinelli dedicata all’aggiornamento e alla formazione permanente degli insegnanti di ogni ordine e grado (dettagli in agenda online). Il focus su alcune sfide della scuola di oggi ospita due interventi: “Le emozioni in prospettiva filogenetica: direzioni di sviluppo e ambivalenze dell’esperienza educativa” di Maurizio Fabbri, filosofo dell’educazione (Università di Bologna); “Educazione all’imprenditorialità per le competenze del XXI secolo” di Anusca Ferrari, docente e ricercatrice (European Schoolnet).

Il laboratorio territoriale per l’occupabilità è un progetto educativo innovativo che a luglio 2016 ha vinto il finanziamento di 750mila euro stanziato dal Miur (legge n. 107/2015): “OF-Opus facere fare per capire” è risultato primo progetto classificato in Emilia-Romagna. Oltre ai fondi ministeriali, i partner aggiungeranno 1 milione e 750mila euro in tre anni. Il progetto permette quindi di investire in totale 2,5 milioni di euro sull’incremento del capitale umano, sociale, imprenditoriale e di cultura del lavoro e dell’inclusione, tipici del territorio bolognese. “OF-Opus facere fare per capire” ha una durata decennale e coinvolgerà 10mila studenti, mille insegnanti e 10mila cittadini, all’anno. Il laboratorio territoriale si rivolge a studenti e docenti delle scuole secondarie dell’area metropolitana di Bologna, ma anche a famiglie e cittadini.

A livello territoriale, il laboratorio è organizzato come una rete con una sede centrale: Opificio Golinelli è il punto di riferimento per la nuova palestra di innovazione. A Opificio sono collegati altri quattro poli operativi sul territorio provinciale: l’IIS Mattei e, dal 2018, le Officine SanLab a San Lazzaro di Savena; l’ICT LAB all’IIS Archimede di San Giovanni in Persiceto; il Malpighi Lab al Liceo Malpighi.
È dotato di strumentazioni e tecnologie all’avanguardia nelle aree di robotica, ICT, nanotecnologie, biotecnologie, e prototipazione rapida e digital manufacturing. Pone le scuole in stretto rapporto con la nuova filiera per la formazione composta da istituzioni locali pubbliche e private, università, centri di ricerca e imprese, puntando sulle vocazioni produttive più all’avanguardia e trainanti per il futuro del territorio: salute e benessere, meccatronica e motoristica, agroalimentare, ricerca sui nuovi materiali, automazione, sviluppo delle ICT e dei Big Data.

Lo scopo del laboratorio che rivoluzionerà il paradigma formativo è quello di costruire spazi dall’alto profilo innovativo a disposizione di più scuole dell’area vasta di Bologna Città Metropolitana, dove sviluppare pratiche didattiche avanzate in sinergia con le politiche locali per il lavoro e le imprese. Si baserà sull’assunto dell’“imparare facendo”, combinando da una parte formazione disciplinare, ricerca e sperimentazione in laboratorio, esperienza sul campo, imprenditorialità e sviluppo teorico e pratico di idee innovative per stimolare competenze d’eccellenza. Incrociando, dall’altra, formazione liceale, tecnica e professionale. Orientamento‎ professionale, selezione dei talenti, creazione di nuove idee imprenditoriali, open innovation: questi gli elementi cardine del laboratorio territoriale.

In anticipo rispetto all’inaugurazione di sabato 16 settembre sono già partiti nei mesi scorsi alcuni progetti ai quali hanno preso parte circa 1.300 studenti e 150 docenti. Sono state svolte attività di open innovation con i partner aziendali del laboratorio territoriale e attività interne alle scuole. Obiettivo del prossimo anno sarà raggiungere 2.000 studenti e 250 docenti, integrando le attività del primo anno con percorsi, formazione e laboratori nei quattro ambiti di riferimento: agroalimentare, ICT e industrie culturali creative, salute e benessere, meccatronica robotica e motoristica.

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