Cultura

Optì Pobà, l’Uefa mette sotto inchiesta Tavecchio

Il numero uno della Figc: «Sono sereno e rispettoso della decisione dell'Uefa». Ancora immobile invece il procuratore italiano Stefano Palazzi.

di Marco Marcocci

L'Uefa ha aperto un'inchiesta disciplinare sulle presunte espressioni razziste pronunciate lo scorso 25 luglio dal neopresidente della Federcalcio Carlo Tavecchio.

Le frasi erano quelle che l’allora presidente della Lega dilettanti aveva detto menzionando Opti Pobà, passato da mangiatore di banane a titolare della Lazio.

Tavecchio, per nulla scomposto, ha accolto con queste parole la notizia dell'apertura di un'inchiesta Uefa sui presunti commenti razzisti "sono sereno e rispettoso della decisione dell'Uefa. Del resto, si tratta di un atto dovuto, quindi da noi stessi previsto e sono certo che potrò spiegare anche in sede Uefa sia il mio errore che le mie vere intenzioni".

Nei giorni immediatamente successivi all’infelice uscita di Tavecchio sia la Fifa che l’Uefa avevano richiesto chiarimenti alla nostra Federazione. Evidentemente questi non sono stati sufficienti e così si è arrivato all’apertura dell’inchiesta da parte del massimo organismo calcistico europeo che forse poteva essere schivata evitando l’ennesima figuraccia mondiale per il nostro calcio.

La FIGC aveva infatti risposto alla sollecitazione della Fifa in maniera molto blanda tanto che l’allora presidente Giancarlo Abete aveva escluso l’apertura di un’indagine sull’accaduto ritenendo che “ci sono i video, non c’è nulla da indagare”. Anche la procura della FIGC, diretta da Stefano Palazzi, non ha dato notizie circa la triste vicenda. Inevitabile quindi l’epilogo delle ultime ore con la presa di posizione dell’Uefa.

Opti Pobà, con annessi e connessi, ha accompagnato la campagna elettorale di Tavecchio, conclusasi comunque con la conquista della poltrona presidenziale da parte del settantunenne ex sindaco di Ponte Lambro.

Sembrava che con la nomina a numero uno della FIGC e con la scelta milionaria di Antonio Conte come nuovo commissario tecnico degli azzurri le polemiche sulle banane si fossero assopite o quantomeno passate in secondo piano. Ora, con la decisione presa dall’Uefa, il tormentone Opti Pobà pare destinato a riprendere vigore.

L’Uefa è molto sensibile al tema del razzismo al quale dedicherà, proprio a Roma, un congresso il prossimo mese di settembre (11 e 12).

Tavecchio era tornato a parlare dell’argomento Opti Pobà durante il primo Consiglio federale da presidente, quello dell’11 agosto facendo presente che un suo provvedimento non meglio specificato “ha permesso a 12 mila extracomunitari di giocare al calcio, gente che poi ha avuto ribalta professionistica. Si è parlato subito della mia gaffe. Ho chiesto scusa, ma contano i fatti".

 


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