Welfare

Opg, un orrore senza fine?

Gli ospedali psichiatrici giudiziari, definiti da Napolitano "indegni di un paese civile", avrebbero dovuto chiudure nel marzo 2013. La legge però non c'è ancora, nonostante 300 milioni di finanziamenti. Che ora rischiano di andare in fumo. La denuncia dei Radicali

di Gabriella Meroni

Si allontana la chiusura degli Opg, gli ospedali psichiatrici giudiziari che in base a una legge (la 9/2012) dovrebbero chiudere definitivamente i battenti entro il prossimo 31 marzo. Così non sarà, però, almeno a sentire la senatrice Donatella Poretti (Radicali) e una nutrita schiera di associazioni che si occupano di salute mentale e giustizia, riunite nella campagna StopOpg.

Spiega Poretti: "La chiusura degli Opg entro marzo 2013 sembrava cosa fatta, scritta nero su bianco sulla legge, principio condiviso e  perfino finanziato". La tempistica era stata infatti già fissata: entro lo scorso marzo 2012 un decreto del ministro della Salute avrebbe dovuto fissare i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi per nuove strutture destinate a chi, pericoloso socialmente, dovesse restare internato. Strutture  ben diverse dalle attuali, completamente sanitarie e al massimo con 20 posti letto, eventualmente sorvegliate all’esterno.

Peccato che del decreto, a oltre sei mesi di distanza, non ci sia traccia (è fermo in conferenza Stato Regioni), nonostante fosse stato già previsto un cospicuo finanziamento, pari a 158 milioni per il 2012 (120 per strutture e 38 milioni per attività), e 115 milioni per il 2013 (60 milioni per strutture e 55 per attività). Ora il rischio concreto, denuncia la senatrice radicale, è che  "i 158 milioni tornino nel bilancio pubblico e vengano destinati ad altri fini".

"La data del 31 marzo 2013 si avvicina e la chiusura degli Opg si allontana, inesorabilmente", continua Poretti, che denuncia "responsabilità diffuse" per quanto sta accadendo: in primis il ministero della Salute, che non ha rispettato la data per l’emanazione del decreto, poi le Regioni, che non esercitano il loro potere e le competenze decisionali in materia sanitaria, e infine il Parlamento, che vara norme che poi vede svanire rimanendo imperturbabile.

Che succederà ora? "Allo stato dei fatti la cosa più probabile è la proroga della scadenza del 31 marzo 2013 come data di chiusura degli Opg nel Milleproroghe di fine anno", spiega Donatella Poretti. "La conseguenza sarebbe devastante, un altro Governo e un altro Parlamento dovrebbe gestire quella proroga e nello scaricabarile collettivo né noi, né loro si assumerebbero la responsabilità di lasciare aperti quelli che anche il presidente della Repubblica ha definito come 'un estremo orrore dei residui ospedali psichiatrici giudiziari, inconcepibile in qualsiasi paese appena appena civile'”.

Secondo Poretti la Commissione d’inchiesta sul Ssn dovrebbe muoversi subito, dando seguito ai provvedimenti giudiziari nei confronti degli Opg di Montelupo Fiorentino e di Barcellona Pozzo di Gotto, e utilizzando tutti i suoi poteri affinché venga restituita la dignità umana agli internati, magari chiudendo tutti gli Opg con un provvedimento proprio.

Foto: un degente dell'Opg di Aversa nella foto dell'Agenzia Molo7

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