Welfare

Opg, entro metà giugno i programmi di dimissione

Inizia l'esame del decreto per il superamento degli Opg. Questa volta la politica sembra davvero intenzionata a chiudere gli ospedali psichiatrici giudiziari. Tanto che immagina sanzioni per le Regioni e scadenze precise. A cominciare da un piano individualizzato di dimissioni da consegnare entro il 15 giugno

di Sara De Carli

Ha iniziato il suo iter di conversione il decreto-legge 31 marzo 2014, n. 52, recante disposizioni urgenti in materia di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. Il decreto è stato assegnato alle commissioni riunite II (Giustizia) e XII (Igiene e sanità) del Senato. Ci sarà tempo fino alle 15 del 15 aprile per la presentazione degli emendamenti.
La XII Commissione, nella seduta del 2 aprile, aveva approvato all’unanimità una Risoluzione, che impegna il Governo a rendere “più forti” le norme sul superamento degli OPG. StopOpg, che aveva chiesto che dopo il Decreto di proroga della chiusura degli OPG il Parlamento stabilisse norme più stringenti nella conversione in legge della proroga , saluta quella Risoluzione come «primo importante segnale».

La Commissione ha sottolineato che nella conversione del decreto legge intende lavorare affinché le REMS che si dovranno realizzare non ripropongano le contraddizioni e le inefficienze sul piano terapeutico, di risocializzazione e riabilitazione, che hanno da sempre afflitto gli ospedali psichiatrici giudiziari; si compiano tutti gli interventi previsti per il rafforzamento dei Dipartimenti di salute mentale, al fine di creare le concrete condizioni per l'accoglienza dei soggetti dimissibili. Intende poi favorire una cultura della residualità, dell’eccezionalità e della transitorietà del ricovero nelle REMS e attribuire priorità di finanziamento, preminenza, rilievo e certezza ai protocolli d’intesa tra i Dipartimenti di salute mentale e le competenti autorità regionali, affinché abbia luogo un’efficace presa in carico  da parte dei servizi di salute mentale sul territorio.

Nove i punti a cui la Commissione Igiene e Sanità del Senato impegna il Governo:
 a) ad attivarsi affinché il termine per la chiusura definitiva degli ospedali psichiatrici giudiziari sia prorogato non oltre la data ultimativa del 1° aprile  2015;
 b) a disporre che ciascuna Regione predisponga i programmi individualizzati di dimissione delle persone ricoverate al 31 marzo 2014 negli OPG e che li invii entro il 15 giugno 2014 al Ministero della salute e alla competente Autorità giudiziaria. Per i pazienti per i quali è accertata la persistente pericolosità sociale il programma documenta puntualmente le ragioni che sostengono l’eccezionalità e la transitorietà del prosieguo del ricovero.
c) a disporre affinché il rispetto di quanto previsto al punto b) costituisca oggetto di verifica al tavolo degli adempimenti dei Livelli Essenziali di Assistenza. Questo significa anche che su questo ci saranno premi e sanzioni alle Regioni.
d) a prevedere che, sempre entro il 15 giugno 2014, le Regioni possano rimodulare i programmi già presentati per l’utilizzo dei fondi in conto capitale, tenendo conto della esigenza di riqualificare i Dipartimenti di salute mentale, limitare il numero complessivo di posti letto da realizzare nelle REMS ed evitare che le risorse siano destinate alla ristrutturazione/realizzazione di strutture private;  
e) ad accelerare l’erogazione alle Regioni delle risorse di parte corrente (38 milioni 2012 e 55 milioni all’anno dal 2013 in poi), la cui effettiva disponibilità è fondamentale per il reclutamento e la formazione del personale necessario al rafforzamento dei servizi per la salute mentale;
f)  a fissare la durata massima della permanenza nelle REMS dei soggetti che siano giudicati pericolosi socialmente;
g)  a vietare esplicitamente che nelle REMS possa aver luogo il ricovero provvisorio o l’applicazione provvisoria delle misure di sicurezza;
h) a disporre che, nel caso in cui alla scadenza del termine del 1° aprile 2015 risultino ancora persone ricoverate negli OPG, il Governo provveda in via sostitutiva al fine di assicurare il superamento definitivo degli OPG;
i) a istituire una cabina di regia con funzioni di monitoraggio, stimolo e coordinamento, e con obbligo di periodica relazione al Parlamento.
 


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