Formazione

Operazione ecoscuola

educazione ambientale Lezioni e laboratori anti spreco a cura del WWF

di Redazione

Spesso i problemi ambientali vengono relegati in un altrove che non ci riguarda. Ecco perché è fondamentale diffondere progetti educativi capaci di innescare riflessioni sulle proprie azioni quotidiane e sugli effetti che esse possono avere sulla qualità dell’ambiente. Vanno in questa direzione i due progetti WWF di educazione ambientale Lazio 2010 (realizzato grazie al finanziamento della Regione Lazio) e Viaggio al centro del futuro, in collaborazione con Fondazione Cariplo.
Le scuole che hanno aderito (in entrambi i casi 20 istituti superiori) hanno costruito laboratori didattici di miglioramento dell’ambiente interno ed esterno alla scuola, con riflessioni ed esperienze significative sul tema dello sviluppo sostenibile e dell’Agenda 21.
La prima tappa consiste in una ricerca sullo stato dell’ambiente scuola o, meglio, del sistema scuola, un sistema in cui entrano ed escono quotidianamente persone, merci, informazioni, energia, acqua, ecc.  Le aree entro le quali può essere organizzata la raccolta delle informazioni riguardano la qualità dello spazio esterno (con dati sul paesaggio fisico, sulla quantità e qualità del verde, sui rischi ambientali attorno alla scuola, sui servizi e sui trasporti delle persone che la frequentano) e la qualità dell’ambiente interno (con un’analisi dell’edificio, delle sue componenti edilizie e di tutti gli elementi interni: arredi, illuminazione, consumi energetici, consumi d’acqua, rumore, temperatura interna, consumi di materiali, compatibilità dei prodotti usati, la produzione di rifiuti).   
Il rilevamento potrà portare all’individuazione di “aree critiche” riconducibili a eccessi di consumo o a sprechi. L’individuazione degli sprechi dovrà portare alla adozione di nuovi comportamenti e a redigere una proposta di intervento da rivolgere all’ente responsabile dell’edificio in cui è ospitata la scuola.


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