Formazione

Operativo lo “Spazio euromediterraneo” d’istruzione superiore

Con la Dichiarazione di Catania nasce un'"alleanza" tra i Ministri di 12 Paesi

di Carmen Morrone

A meno di tre anni di distanza dal lancio del progetto di un’area di cooperazione universitaria che unisse l’Europa ai Paesi della sponda sud del Mediterraneo, avviato nel corso del Semestre italiano di Presidenza dell’Ue, diventa operativo lo Spazio euromediterraneo di Istruzione, Alta formazione e Ricerca. Con la dichiarazione congiunta firmata il 29 gennaio a Catania da 12 Ministri dell’Istruzione e della Ricerca, su proposta del Ministro Letizia Moratti, i Governi di Algeria, Egitto, Francia, Giordania, Grecia, Italia, Malta, Marocco, Slovenia, Spagna, Tunisia, Turchia si impegnano a promuovere la convergenza dell’architettura dei sistemi d’istruzione superiore dell’area euromediterranea, pur preservando le specificità di ogni Paese, e a stabilire dei percorsi educativi e formativi comuni, basati su un sistema di crediti compatibili e trasferibili, e su qualifiche facilmente leggibili, riconoscibili e spendibili nel mondo del lavoro, condividendo per tali percorsi criteri e metodi di valutazione e di garanzia di qualità, in modo da facilitare la mobilità di studenti, ricercatori e docenti; tali percorsi saranno implementati anche attraverso l’uso di nuove tecnologie e di metodi di e-learning. Hanno partecipato alla Conferenza di Catania anche i rappresentanti della Commissione europea e di altri Paesi dell’area euromediterranea e dell’Unione europea. “Con la Dichiarazione di Catania”, ha spiegato il Ministro Moratti, “raggiungiamo un traguardo storico. Quando iniziammo questo percorso, nel novembre 2003, qui a Catania erano presenti 5 Ministri, 80 delegati e 20 università. Oggi partecipano a questa conferenza 12 Ministri, 40 università e 200 delegati appartenenti a 16 Paesi, e possiamo contare su una rete di otto centri di eccellenza che sono nati proprio da accordi firmati a partire dal 2003. E’ il segno della validità della nostra proposta: questo progetto rappresenta la base dello sviluppo dell’intera area euromediterranea dal punto di vista sociale, economico e culturale”. “Per la prima volta, qui a Catania, su iniziativa dell’Italia”, ha aggiunto il Ministro, “i dodici Paesi mettono in pratica gli indirizzi della Dichiarazione di Barcellona, che affermano il valore strategico dell’educazione come fattore indispensabile per la stabilità della regione e per lo sviluppo di quest’area geografica. La Dichiarazione di Catania assegna dunque al nostro Paese quel ruolo di “ponte” culturale e scientifico tra l’Europa e i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo”.


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