Cultura

Onu: Usa e Vaticano uniti per il bando della clonazione umana

Ma la comunità scientifica è divisa: un ricercatore indipendente ha annunciato che a marzo inizierà esperimenti su dieci coppie

di Redazione

Stati Uniti e Vaticano si sono alleati all’Onu per un bando ”globale e totale” della clonazione umana e della sperimentazione sugli embrioni. Le prese di posizione al Palazzo di Vetro della delegata americana Carolyn Wilson e del nunzio apostolico Renato Martino segnano un’espansione della politica dell’amministrazione Bush tesa a restringere l’uso di cellule staminali provenienti da embrioni umani a scopi di ricerca medica. ”La Santa Sede appoggia con fermezza un bando mondiale e onnicomprensivo della clonazione, senza riguardo alle tecniche usate e agli scopi perseguiti”, ha detto Martino davanti al comitato ad hoc delle Nazioni Unite su una conferenza internazionale contro la clonazione degli esseri umani a fini riproduttivi. Sulla stessa linea del rappresentante vaticano si e’allineata la delegata Usa: ”La clonazione umana e’ uno sviluppo preoccupante nel campo delle biotecnologie: potrebbe portare a un futuro in cui esseri umani vengono fatti nascere per ricavarne pezzi di ricambio e bambini vengono prodotti secondo i criteri della eugenetica”. La scienza internazionale non e’ ancora riuscita a dimostrarela fattibilita’ della clonazione umana anche se, proprio negliUsa, le ricerche del settore privato in questo campo hanno fatto passi da gigante: una societa’ americana, la Advance CellTechnology, ha di recente annunciato la creazione di embrioni umani in vitro a scopi di ricerca. E dal Kentucky il ricercatore indipendente Panayotis Zavos ha rivelato qualche giorno fa che a marzo comincera’ gli esperimenti su dieci coppie per arrivare a fine anno al primo neonato ‘in fotocopia’. Gli esperimenti di Zavos avverranno fuori dagli Usa e la delegata americana all’Onu ha messo in guardia contro il rischio di un mercato nero dei cloni: ”L’impianto di embrioni clonati -ha avvertito la Williams – rischia di avvenire in segreto. Una volta iniziata, una gravidanza clonata illegale diventerebbe impossibile da verificare e i governi avrebbero le mani legateper punire la madre o farla abortire”. All’Onu il bando della clonazione umana a scopi riproduttivi gode di vasti consensi, ma una larga breccia e’ stata aperta nel dibattito in commissione sulla clonazione di embrioni a scopi di ricerca. ”Sarebbe un errore chiudere la porta al progresso scientifico e tecnologico che potrebbe salvare vite umane”, ha affermato il rappresentante giapponese Yoshiyuki Motomura. Dopola riunione questa stessa posizione e’ stata riecheggiata da Sean Tipton, portavoce della Societa’ Americana di Medicina Riproduttiva secondo cui ”e’ gia’ grave che l’amministrazione Bush tenti di imporre le sue vedute al popolo americano, ma e’ ancora piu’ grave che pretenda di farlo con l’intera popolazione mondiale”. Lo scorso agosto Francia e Germania hanno proposto all’Onu un trattato internazionale che vieti la clonazione umana, ma permetta la produzione di embrioni umani a scopi di ricerca. Magli Stati Uniti, con l’intervento di Wilson in commissione,hanno avanzato un’iniziativa drasticamente piu’ restrittiva. L’ultima parola spettera’ all’Assemblea Generale dell’Onu che il prossimo agosto decidera’ se dare il via o meno ai negoziati in vista di un trattato.


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