Welfare

Onu: tratta esseri umani, Italia 3° Paese destinatario

L'Italia, dopo Germania e Stati Uniti, e' il terzo paese destinatario al mondo per persone trascinate contro la loro volonta' in paesi industrializzati per essere sfruttate

di Redazione

L’Italia, dopo Germania e Stati Uniti, e’ il terzo paese destinatario al mondo per persone trascinate contro la loro volonta’ in paesi industrializzati per essere sfruttate come prostitute o per lavoro illegale. E’ quanto emerge dalla nuova banca dati dell’Agenzia Onu sul controllo degli stupefacenti e la prevenzione del crimine (Unodc), secondo i dati preliminari presentati oggi a Vienna. Nella sede viennese delle Nazioni Unite sono riuniti da oggi fino al 22 maggio esperti della Commissione Onu per la prevenzione del crimine e la giustizia penale per discutere i trend emersi dai nuovi dati, le strategie di cooperazione internazionale nel campo giuridico e assistenza per le vittime. Nella banca dati ancora in fase di realizzazione finora sono stati inseriti 3.000 dossier su casi di persone portate contro la loro volonta’ in altri paesi raccolti da 300 fonti governative e non governative per arrivare ad un quadro generale del fenomeno. Come ha rilevato il direttore generale dell’agenzia, l’italiano Antonio Maria Costa, ogni anno tra 700 mila e un milione di persone cadono nelle mani di organizzazioni criminali a fini di sfruttamento sessuale o lavoro forzato, la maggior parte di esse sono donne e bambine. Costa ha sottolineato che esiste un sommerso molto ampio e difficile da misurare di ”questa forma moderna della schiavitu”’. Queste persone, tenute praticamente prigioniere, non possono andare a denunciare i crimini e anche se riescono a liberarsi, spesso non possono ricorrere alle autorita’ perche’ il loro status di vittima non ha precedenza sullo status di emigrato illegale nel paese destinatario, ha spiegato l’esperto dell’Onu Kevin Bales. I dati dell’Onu mostrano che i principali paesi di origine sono stati dell’ex Unione sovietica, dell’Asia come Tailandia e Cina, dell’Africa come Nigeria, ma anche paesi dell’area balcanica e centro-europea come Romania, Albania e Bulgaria. Le principali rotte di transito, ha detto Kristiina Kangaspunta dell’Onu, vanno attraverso le nuove democrazie, spesso ancora indebolite dalla forte corruzione, dell’europa centrale e balcanica come Polonia, Montenegro, Ungheria e Repubblica ceca, mentre le piu’ importanti destinazioni per le persone trattate sono Germania, Stati Uniti, Italia, Grecia ma anche Belgio. Olanda, Giappone, India e Australia e i paesi arabi. I paesi dell’Asia sono sia paesi d’origine per la tratta delle persone che anche paesi destinatari. La signora Kangaspunta ha spiegato che si tratta di dati preliminari desunti dalla frequenza delle menzioni nelle varie vicende esaminate. Gli esperti dell’Onu hanno anche presentato due spot televisivi per promuovere l’attenzione alla tratta di persone che verranno trasmessi da emittenti di vari paesi a partire da luglio prossimo


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