Politica

Onu: Sviluppo, Italia conferma impegno 0,7% antro 2015

Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri Giuseppe Drago oggi a New York,

di Redazione

Il sottosegretario agli Esteri Giuseppe Drago ha confermato, oggi a New York, l’impegno tendenziale dell’ Italia a raggiungere, entro il 2015, il rapporto dello 0,7 per cento tra aiuti ai paesi in sviluppo (Aps) e prodotto interno lordo (Pil), come definito dagli obiettivi Onu di sviluppo del millennio (”Millenium Goal”). Drago lo indicato oggi a New York in un suo intervento al Dialogo ad alto livello dell’Assemblea Generale dell’Onu sul finanziamento allo sviluppo, confermando anche l’obiettivo intermediario di giungere ad un rapporto dello 0,51 per cento entro il 2010. Attualmente gli aiuti allo sviluppo italiani raggiungono una percentuale di circa lo 0,2 per cento. Prima di intervenire al dialogo, Drago ha avuto un incontro con il neodirettore esecutivo dell’Unicef (l’agenzia dell’Onu per l’infanzia), Ann Veneman, e ha poi visto Louise Frechette, la vice segretario delle Nazioni Unite. Domani il sottosegretario vedra’ tra l’altro Kemal Dervis, direttore designato dell’Undp, l’agenzia dell’Onu per lo sviluppo. In un incontro con i giornalisti, Drago ha spiegato che quella sulla riforma degli aiuti allo sviluppo ”e’ una delle maggiori sfide mondiali” del momento e che quello dell’Italia, in un momento economicamente non facile, ”e’ un impegno coraggioso”. Il sottosegretario ha riconosciuto che in questo momento l’ impegno pubblico italiano non e’ tra i piu’ elevati (circa 2,5 miliardi di euro l’anno), ma ha ricordato che il Paese ha fatto molto dal punto di vista della cancellazione del debito dei paesi piu’ poveri. ”Abbiamo cancellato il 100 per cento del debito dei Paesi piu’ poveri maggiormente indebitati – ha spiegato Drago -, cioe’ 2,7 miliardi di dollari tra il 2001 ed oggi, e nel prossimo triennio intendiamo fare lo stesso per 4,5 miliardi”. Gli obiettivi dell’aiuto allo sviluppo e della lotta contro la poverta’, ha puntualizzato il sottosegretario, devono seguire tre linee direttrici – nutrizione, educazione e salute -, mentre deve aumentare la responsabilita’ del Paese beneficiario, attraverso gli indispensabili progressi in settori come ”la buona governance e la trasparenza, l’aumento della lotta contro la corruzione e il rafforzamento dello stato di diritto”. Drago ha poi definito molto positivo l’incontro con la Veneman, incentrato soprattutto su due temi: il rilancio dell’ Istituto degli Innocenti di Firenze (dedicato ai diritti dell’infanzia e degli adolescenti) , e la collaborazione tra governo italiano ed Unicef per una serie di iniziative nelle citta’ che ospiteranno la fiaccola olimpica in vista delle olimpiadi di Torino, l’anno prossimo. L’Italia – ha infine spiegato il sottosegretario – si e’ fatto promotore di una risoluzione – la cui approvazione Onu e’ attesa a novembre – per una tregua mondiale nel corso delle olimpiadi torinesi.


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