Cultura

Onu: presentato il rapporto sullo sviluppo umano

In esame: il reddito pro capite, il PNL le aspettativa di vita, il tasso di alfabetizzazione e il benessere complessivo degli abitanti di ciascun Paese

di Redazione

Viene presentato questa mattina a Roma il rapporto delle Nazioni Unite “Human Development Report ” dedicato quest?anno alla lotta contro la povertà. Il Rapporto sullo Sviluppo Umano 2003, giunto alla 14 a edizione, analizza la questione dello sviluppo non solo dal punto di vista economico ma anche da quello politico e culturale, incrociando reddito pro capite e PNL con aspettativa di vita, tasso di alfabetizzazione e benessere complessivo degli abitanti di ciascun Paese, per elaborare una serie di indicatori quali l’indice di sviluppo umano e l’indice di povertà umana. Il Rapporto evidenzia come gli obiettivi della Dichiarazione del Millennio sono purtoppo ancora in gran parte disattesi. Per accelerare il conseguimento di importanti traguardi quali il dimezzare la percentuale di persone che vivono in condizioni di povertà estrema, dimezzare la percentuale di persone che non hanno accesso all?acqua potabile, iscrivere tutti i bambini alla scuola primaria… – si legge – è necessario un impegno globale da parte dell’intera comunità internazionale. Con l’attuale progresso l’Africa Sub-Sahariana raggiungerà l’obiettivo di ridurre di due terzi i tassi di mortalità infantile solo tra 150 anni mentre il Sud Asia sconfiggerà la fame non prima del XXII secolo. Nonostante questi dati allarmanti il Rapporto delle Nazioni Unite offre anche spunti di riflessione sui successi conseguti anche in tempi brevi: la popolazione che non aveva accesso all’acqua in Sudafrica è diminuta tra il 1994 e il 2001 da 15 milioni a 7 milioni. Le persone che vivevano in estrema povertà in Cina sono dimunite dal 33% del 1990 al 18% nel 1999. Bangladesh e Malawi negli anni ’90 hanno incrementato di oltre il 20% l’accesso all’istruzione primaria. I paesi impoveriti però secondo il Rapporto non potranno superare da soli gli ostacoli strutturali che gravano su loro. Nemmeno ove le politiche sociali siano perfette si riuscirà nell’intento. Solo se i paesi ricchi prendono degli impegni precisi si raggiungeranno gli obiettivi sperati. Gli impegni richiesti sono: Aumento degli aiuti fino a 50 miliardi di dollari ogni anno per colmare il gap finanziario Attuazione della Dichiarazione di Roma sulla sicurezza alimentare. Rimozione delle tariffe doganali sulle esportazioni per il Paesi impoveriti. Rimozione dei sussidi agricoli alle esportazioni Finanziamento ulteriore alla riduzioni del debito per il paesi HIPCs (Heavily-Indebted Poor Countries). Inclusione negli accordi Trips (sulla proprietà intellettuale) le conoscenze tradizionali delle popolazioni indigene e l’accesso ai farmaci essenziali. Interverranno alla presentazione l’ On. Mario Baccini, Sottosegretario di Stato, Ministero degli Affari Esteri, Giovanni Moro, Presidente della Fondazione per la cittadinanza attiva Eveline Herfkens, Coordinatore Campagna sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, Nazioni Unite, Sen. Enrico Pianetta, Presidente Commissione per i diritti umani del Senato, Sergio Marelli, Presidente Associazione Ong Italiane, Gianfranco Bologna, Segretario aggiunto per gli affari scientifico – culturali, Wwf Italia, Marco Frey, Scuola Superiore S. Anna di Pisa. Roma, Sala Spithoever presso Unioncamere – Piazza Sallustio 21, ore 11.00 Il documento è scaricabile al sito: hdr.undp.org


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