Non profit

ONU. Millennium campaign a G7: non dimenticare i Paesi Poveri

Un fondo di soccorso per i Paesi più poveri colpiti dalla crisi. E' una delle proposte al G7 della Campagna Onu per gli obiettivi del millennio

di Redazione

La Campagna del Millennio delle Nazioni Unite chiede ai Ministri delle Finanze del G7, che si incontrano a Roma il 13 e 14 febbraio di affrontare la crisi economica globale, di ricordarsi dei più poveri del mondo, che nulla hanno a che fare con le cause della crisi, ma ne stanno scontando le conseguenze. La Campagna del Millennio stima che per i prossimi 2 anni i paesi poveri perderanno oltre 300 miliardi di dollari di PIL come risultato della crisi finanziaria creata dai paesi ricchi.

«Come diretto effetto della crisi finanziaria si prevede che il numero delle persone che oggi vive con meno di 1 dollaro al giorno potrebbe aumentare fino a 40 milioni ed il numero di quelle che vive con meno di 2 dollari fino a 100 milioni» si legge nel comunicato della Campagna. «Chiediamo quindi ai Ministri delle Finanze di trovare soluzioni capaci di rispondere ai bisogni delle persone più povere e vulnerabili:

– creando un “vulnerability fund” per i paesi poveri colpiti dalla crisi finanziaria. Una piccola parte dei piani di rilancio economico dei paesi ricchi dovrebbe essere dedicata a velocizzare la ripresa economica dei paesi che maggiormente stanno soffrendo per questa crisi finanziaria;

– definendo chiaramente piani di azione capaci di mantenere i propri impegni in ambito di Aiuto Pubblico allo Sviluppo. La crisi finanziaria non può e non deve essere una scusa per i paesi ricchi per venire meno al loro impegno di destinare lo 0,7% del PIL all’Aiuto Pubblico allo Sviluppo, attenendosi al principio della trasparenza ed al rispetto dei tempi stabiliti per l’erogazione dei fondi;

– non cedendo alla tentazione di ogni forma di protezionismo e rispettando la moratoria approvata durante il G20 dello scorso novembre.

“I leaders del mondo devono comprendere che sostenere lo sviluppo del continente africano è un mezzo per portare avanti la propria ripresa economica e che non possono aspettare oltre per farlo” ha dichiarato Marina Ponti, Direttrice per l’Europa della Campagna del Millennio, “I leaders del mondo devono comprendere che sostenere lo sviluppo del continente africano è un mezzo per portare avanti la propria ripresa economica e che non possono aspettare oltre per farlo”».

«Le decisioni prese durante il G7 avranno un impatto sulle posizioni finali del G8 che si terrà il prossimo luglio» prosegue il comunicato. «E’ essenziale affrontare fin da ora queste tematiche e imprimere alla discussione la giusta direzione. Non farlo rischierebbe di compromettere il percorso verso un G8 che sappia dare risposte forti alle esigenze dei più poveri».

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