Onu: l’Ue chiede un seggio permanente

Un seggio permanente per l’Unione Europea nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. E’ quanto sollecitano gli europarlamentari che domani, in occasione della visita del segretario generale dell’Onu Kofi Annan, voteranno una risoluzione con la quale si sollecita l’Ue ad avere un proprio ”chiaro progetto” per la riforma dell’Onu che preveda, tra altro, un seggio permanente per Africa, Asia e America Latina. Il Consiglio permanente Onu è attualmente costituito da 15 membri di cui cinque, appunto, permanenti (Cina, Francia, Gran Bretagna, Russia e Stati Uniti). Attraverso l’ingresso dell’Ue in questa cerchia, ha commentato il relatore Armin Laschet del Ppe in una conferenza stampa – anche le risoluzioni dell’Onu sarebbe piu’ accettate, se queste tre grandi regioni del mondo fossero rappresentate”. Nella relazione si ribadisce che ”il multilateralismo resta il miglior modo per individuare e affrontare le minacce e realizzare la pace e la sicurezza globale”. E l’Unione Europea deve giocare un ruolo in seno a un’Onu rafforzata, anche perche’ ”l’Ue e i suoi Stati membri forniscono piu’ del cinquanta per cento dei contributi finanziari alle Nazioni Unite nonche’ alle truppe per il mantenimento della pace e piu’ del sessanta per cento degli aiuti internazionali allo sviluppo”. Nella relazione, gia’ approvata dalla commissione Esteri dell’Europarlamento, si propone di svolgere ogni anno un dibattito al Parlamento europeo sulle attivita’ dell’Onu e una definizione di ambiti sui quali concentrare la collaborazione fra Ue e Nazioni Unite: rispetto dei diritti dell’uomo, prevenzione dei conflitti, lotta al terrorismo internazionale, lotta contro la criminalita’ frontaliera e collaborazione strategica in campo umanitario.