Politica

Onu, la situazione alimentare è «disperata»

Gli aiuti raggiungono solo un terzo della popolazione alla fame

di Gabriella Meroni

Drammatica denuncia di un inviato Onu sulla Corea del Nord: la situazione alimentare è «disperata», mentre gli aiuti inviati dal Programma alimentare mondiale riescono a raggiungere solo un terzo della popolazione che ne avrebbe urgente bisogno. Lo riferisce la Bbc.

L’inviato delle Nazioni Unite per la Corea del Nord, Vitit Muntarbhorn, un attivista dei diritti umani tailandese nonché inviato Onu dal 2004, ha spiegato che la mancanza di cibo è stata causata «in parte» dalle sanzioni applicate al regime di Pyongyang in seguito alla ripresa dei test nucleari. A oggi solo due milioni di persone ricevono aiuti alimentari. L’inviato ha aggiunto che le fortniture di cibo non sono efficaci anche a causa dell’atteggiamento del governo, che estende il proprio controllo su ogni attività economica e scoraggia in ogni modo l’occupazione femminile. «La situazione dei diritti umani nel paese rimane gravissima a causa della natura repressiva del regime politico», ha detto Muntarbhorn, «che è invasivo, impermeabile e isolato dal resto del mondo».

 

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