Formazione

Onu: Italia fa posto agli Usa in Commissione diritti umani?

L'Italia avrebbe compiuto un passo indietro per consentire agli Stati Uniti di tornare a essere tra i componenti della Commissione dell'Onu sui diritti umani

di Paul Ricard

L’Italia ha compiuto un passo indietro per consentire agli Stati Uniti di tornare a essere tra i componenti della Commissione dell’Onu sui diritti umani già l’anno prossimo. Lo hanno affermato oggi a Ginevra fonti diplomatiche. L’Italia – secondo fonti Onu ? ha infatti deciso di ritirare la sua candidatura alla Commissione diritti dell’uomo per lasciare spazio a quella degli Stati Uniti che cosi’ potranno tornare a far parte dell’importante organo delle Nazioni Unite dal quale erano stati esclusi a sorpresa l’anno scorso per la prima volta dal 1947. L’Italia avrebbe dichiarato la sua disponibilita’ a compiere questo passo gia’ da diversi mesi. Nei giorni scorsi anche la Spagna avrebbe assunto la medesima posizione. Con il ritiro delle candidature italiana e spagnola l’elezione del rappresentante degli Stati Uniti a membro della Commissione diventa sicura poichè – hanno spiegato le fonti – restano in corsa solo quattro candidati (Stati Uniti, Germania, Irlanda e Australia) per coprire i quattro posti disponibili per il gruppo occidentale all’interno della Commissione. La votazione è in programma a maggio a New York in sede Ecosoc. La Commissione sui diritti umani conta 53 paesi membri. La cinquantasettesima sessione annuale è in programma a partire da lunedì prossimo. Nel confermare le indicazioni giunte da Ginevra, alla Farnesina si sottolinea l’importanza del ritorno degli Usa in seno alla Commissione diritti umani anche sotto il profilo dell’avvicinamento degli Stati Uniti alle tradizionali posizioni dell’Italia e dell’Unione europea in materia di diritti umani; con questo obiettivo l’Italia ha concordato di effettuare consultazioni con le autorità di Washington.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.