Leggi

Onlus. La clownerie e l’incontro per educare i giovani

Presentazione dell'associazione Parada Italia

di Antonietta Nembri

Per scoprire il punto d?avvio dell?Associazione Parada Italia, nata nel gennaio dello scorso anno, occorre risale ai primi anni 90 quando Miloud Oukili, clown franco- algerino, si reca a Bucarest. Nella capitale rumena del dopo Ceausescu, Miloud incontra i ragazzi di strada. «Ma non pensiamo ai meniños de rua sudamericani, i bambini rumeni venivano in città alla ricerca dell?avventura, non c?era solo il bisogno di avere soldi, c?era qualcosa in più», racconta Michele Romano, presidente di Parada Italia. «Occorre ritornare a quegli anni in cui erano caduti i regimi e le certezze, è vero che i ragazzi si rifugiavano nei canali, ma lì passava il riscaldamento della città? Poi l?incontro con Miloud e la possibilità di una proposta educativa», continua.

La clownerie, l?arte circense diventano un punto di attrazione per gli adolescenti rumeni che attraverso questo via scoprono una loro legittimazione, un percorso di vita. «Miloud è diventato famoso ed è dal 1998 che iniziano ad arrivare le richieste per far partecipare i ragazzi di Bucarest a manifestazioni e feste», ricorda Romano che in quegli anni era direttore di Coopi, ong impegnata in diversi progetti nel Sud del mondo. Nasce in quegli anni anche la campagna Un naso rosso contro l?indifferenza, collaterale alle tour-née che iniziano a essere organizzate. Questi viaggi spettacolo in giro per l?Italia con gli anni diventano un momento sempre più importante di scambio e sensibilizzazione. I ragazzi di Bucarest arrivano nel nostro Paese con gli educatori e si appoggiano a gruppi di genitori di diverse città, fanno spettacoli in scuole, teatri, ospedali, carceri. «Anche durante le tournée non dimentichiamo mai la questione educativa, per questo vogliamo che stiano in famiglia e che si facciano un?idea ben diversa da quella televisiva della vita degli italiani», spiega Romano, che non dimentica anche il valore educativo per i ragazzi italiani dall?incontro con i coetanei rumeni. Gli spettacoli e la campagna del naso rosso hanno anche il vantaggio di contribuire a mantenere la struttura della Fondazione Parada a Bucarest, che conta ben 25 educatori.

Circa due anni fa si pensò di dare una struttura autonoma a Parada così da far crescere l?iniziativa: «I soci sono i nostri compagni di viaggio, al di là del momento della tournée che resta fondamentale per la possibilità che offre di contatto con il pubblico», annuncia Romano.
E di idee tra i soci di Parada, oggi 350, ce ne sono tantissime. Accanto al mantenimento delle tournée e degli scambi con i ragazzi di Bucarest si vorrebbe realizzare qualcosa di simile in Paesi come la Moldavia e creare dei campi giovanili, delle esperienze estive anche per i giovani italiani. L?unico rimpianto, il rallentamento delle richieste di spettacoli che si sta registrando negli ultimi tempi. «Se non ci sono abbastanza date, per la prima volta non riusciremo a organizzare il viaggio autunnale con i ragazzi e sarebbe una triste perdita», conclude Michele Romano, fiducioso nel fatto che gruppi, scuole e oratori si facciano vivi al più presto.

info@parada.it


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA