Leggi

Onlus, chi rischia la cancellazione?

Quali sono gli errori più ricorrenti delle onlus a rischio di cancellazione? Ce ne parla Gian Paolo Barbetta, consigliere dell’Agenzia per le onlus.

di Benedetta Verrini

Se è vero che gli esami non finiscono mai, per le 19mila onlus iscritte all?Anagrafe sono appena cominciati. A dimostrarlo, nelle ultime settimane, sono due indizi: il gran numero (quasi 600) di pareri su richieste di cancellazione che l?Agenzia per le onlus è stata chiamata a esprimere nel 2004 e l?ultima circolare delle Entrate (la 22/E) sulle modalità dei controlli da effettuare in fase di iscrizione. Ma quali sono gli errori più comuni cui un ente può incorrere quando decide di diventare onlus? Lo abbiamo chiesto al professor Gian Paolo Barbetta, consigliere dell?Agenzia per le onlus e docente di Economia politica ed economia della cooperazione all?università Cattolica di Milano. «Le richieste più frequenti di cancellazione pervenute all?Agenzia riguardano due ordini di problemi», spiega. «Il primo, frequentissimo, è relativo al settore di attività delle organizzazioni; il secondo è invece legato a un problema di forma, cioè a lacune o difformità dello statuto rispetto alle indicazioni della legge». Il problema delle ?attività?, in particolare, ha provocato la cancellazione dall?Anagrafe di molte realtà attive nel settore dello sport o delle attività culturali. Secondo il dlgs 460, infatti, tali organizzazioni possono essere onlus solo nella misura in cui le attività realizzate vengono rivolte a soggetti svantaggiati. Invece, spesso il Fisco ha rilevato che le onlus in questione erano comuni ?circoli di tennis?, o svolgevano attività sportive o culturali rivolte a tutti. Molto delicato, però, è anche il caso degli errori di forma. «Ad esempio, nello statuto non viene inserito l?acronimo di ?onlus?», prosegue il professor Barbetta. «O non si scrive che i profitti non possono essere distribuiti né ora né mai, o non si scrive che bisogna chiedere il parere dell?Agenzia onlus per la devoluzione del patrimonio». Errori, spesso, fatti in buona fede, per carenza di informazioni o perché mal consigliati. Possibile che siano insanabili? «Su questo, le Direzioni regionali tendono ad avere comportamenti eterogenei», prosegue. «Alcune di esse, verificata la probità dell?ente, si limitano a chiedere la correzione degli errori. Altre, invece, ci inoltrano direttamente una richiesta di cancellazione. Se le carenze di forma non sono numerose o gravi, l?Agenzia invita la Direzione regionale a sollecitare la semplice correzione dello statuto». Poi ci sono stati alcuni casi controversi, in cui il parere dell?Agenzia delle onlus e quello del Fisco sono entrati in collisione. Il più eclatante (anche oggetto di una circolare da parte dell?Agenzia delle Entrate), riguarda le case di riposo. «Il punto di vista dell?Agenzia onlus è che svolgano attività ?a solidarietà immanente? e per questo ad esse non debba essere richiesto di erogare servizi ai soli soggetti svantaggiati», spiega Barbetta. «Per il Fisco, invece, quest?ultima clausola deve essere obbligatoria, perciò se le case di riposo si fanno pagare rette, ciò è incompatibile con il solidarismo. Fino ad ora, per questi casi, l?Agenzia per le onlus si è espressa contro la cancellazione. Il parere, però, non è vincolante, perciò le Direzioni hanno comunque proceduto alla cancellazione». Vicende sfociate in ricorsi, sia di fronte al Tar del Lazio sia di fronte alle Commissioni tributarie regionali. Entrambi gli organismi hanno già accolto i ricorsi e pertanto riconosciuto come valide le posizioni dell?Agenzia per le onlus. E i casi di dolo vero e proprio? In questa prima annata di controlli, soprattutto documentali, sono stati veramente rari: «Ricordo solo la vicenda di un agriturismo ?camuffato?», prosegue Barbetta. «Le frodi, ovviamente, sono situazioni che possono fare molto male al non profit, visto che una delle più grandi risorse del settore riguarda proprio la reputazione». Il punto Quali sono gli errori più ricorrenti delle onlus a rischio di cancellazione? Ce ne parla Gian Paolo Barbetta, consigliere dell?Agenzia per le onlus, che nel 2004 è stata chiamata dalle Direzioni regionali delle Entrate a rilasciare quasi 600 pareri. I problemi sulle attività, sulla forma dello statuto e i casi ?controversi?. A che punto è Festa nazionale dei nonni L?aula del Senato ha approvato la proposta di istituzione della «Festa nazionale dei nonni», da celebrarsi il 2 ottobre (ddl n. 3131). Il testo passa alla Camera per la seconda lettura. www.senato.it Ddl contro l?infibulazione L?assemblea del Senato ha avviato l?esame delle modifiche apportate dalla Camera al ddl n. 414-B, per la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile. www.senato.it Misure contro la pedofilia Si è concluso in sede legislativa alla commissione Giusti-zia della Camera l?esame degli emendamenti presentati al ddl governativo C.4599 recante «Misure contro la pedofilia». www.camera.it Sfratti, nuovo decreto-tampone Un ?buono casa? da 10mila euro per gli sfrattati che riusciranno a stipulare nuovi contratti di locazione. Contributi per 5mila euro, invece, per quanti saranno ospitati da parenti e amici, oltre a un differimento degli sfratti al 30 settembre 2005 per le aree metropolitane (Roma, Napoli, Firenze, Bologna, Palermo e altre). Infine, l?avvio di un programma di nuovi alloggi da destinare alle categorie più disagiate: sono questi, in sintesi, i principali provvedimenti contenuti nel decreto legge predisposto dal viceministro alle Infrastruttu-re, Ugo Martinat e approvato il 20 maggio scorso dal Consiglio dei ministri. Il decreto ?aggira? il problema sorto dopo la scadenza, l?11 marzo, dell?ultima proroga agli sfratti che, in seguito a un veto posto dalla Consulta, non era più rinnovabile. www.governo.it


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA