Volontariato

Online il bilancio sociale di Anpas

Presentato in occasione del 1° Meeting Anpas, è ora disposizione dei soci e degli utente online

di Redazione

Pubblicato il bilancio sociale 2010 dell’associazione di volontariato più grande d’Italia: numeri e delle attività delle Pubbliche Assistenze ANPAS in una nuova veste grafica e con contenuti online.
 
866 associazioni. 89.560 volontari attivi e oltre 380mila soci in 19 regioni d’Italia. Sono solo alcuni dei numeri contenuti nella quinta edizione del bilancio sociale ANPAS 2010.

Il documento, presentato lo scorso 21 maggio nel corso dell’Assemblea nazionale ANPAS a Milano, e consultabile sul sito www.anpasnazionale.org/bilanciosociale2010, è un importante elemento di trasparenza rivolto principalmente a chi fa parte del Movimento delle Pubbliche Assistenze (volontari e associazioni), ma anche a Istituzioni ed enti che fanno parte dell’ampio numero di portatori di interesse ai quali si rivolge ANPAS.

«In questo Bilancio Sociale 2010, ANPAS, partendo dai numeri, ha voluto rendicontare storie, identità e  visioni che, solo se associate a numeri esatti, devono orientare il nostro agire – dichiara Fausto Casini, Presidente di ANPAS Nazionale – Come sempre, l’ha fatto immaginando la varietà dei soggetti portatori di interesse con cui interagiamo: dai volontari, ai cittadini delle comunità dove operiamo per arrivare a chi esercita responsabilità istituzionali locali e nazionali».

Un documento sostenibile, ecologico e online. In nome della tutela dei beni comuni e dell’ambiente, nel 2010 ANPAS ha aderito al modello Rifiuti Zero: per questo, oltre ad aver prodotto un documento stampato su carta riciclata certificata, è stato ridotto il numero di copie cartacee stampate e il numero di pagine del documento (circa il 25% in meno dello scorso anno).

La sfida di questa edizione è stata infatti quella di integrare il cartaceo con l’online attraverso vari strumenti di presentazione e di visualizzazione che permettono di consultare le attività dell’ANPAS direttamente dal sito www.anpas.org: una linea del tempo interattiva, una versione sfogliabile direttamente dallo schermo, la possibilità di scaricare il documento anche per Ipad e Iphone, un video del dietro le quinte il cui protagonista è Jerry Lewis intento a impaginare e a realizzare la grafica del Bilancio sociale.

Nuova veste grafica e font italiani. Con l’obiettivo di valorizzare quanto di buono può essere prodotto in Italia, non solo per quanto riguarda il volontariato, ma anche nel design e nella comunicazione, ANPAS ha scelto di utilizzare font italiani prodotti nelle accademie di Urbino (Lekton e Titillium) e un font, Leggimi, realizzato dalla casa editrice Sinnos per persone con problemi di lettura. L’importanza del Movimento e delle attività sono stati evidenziati con l’uso di grandi immagini (scattate dai volontari ANPAS) e grandi numeri. Non mancano “le pillole”: una versione del bilancio sociale ridotta con i principali numeri dell’anno appena trascorso.

ANPAS nel  2010: le attività. «Durante il 2010 abbiamo capitalizzato l’enorme energia sprigionata dall’intervento durante il terremoto de L’Aquila con un processo di profonda revisione del nostro sistema di Protezione Civile – ha proseguito Fausto Casini– Altrettanto importanti sono state le attività di formazione, la revisione del sito internet, l’avvio dei gruppi di lavoro che hanno posto basi importanti di riflessione per il percorso congressuale del 2011 e tutte le altre attività che trovate in questo Bilancio».

Attività istituzionale. Oltre alla partecipazione alle grandi reti ed enti nazionali del volontariato, come il Forum del Terzo settore e  Fondazione per il Sud, nel corso del 2010 ANPAS ha allargato le sue attività in Europa: fatto il suo ingresso all’interno di due importanti reti di volontariato come Samaritan International e il Centro Europeo del Volontariato (CEV). Nel corso dell’anno ANPAS si è battuta contro i tagli al mondo del volontariato che hanno riguardato il Servizio Civile, le tariffe postali agevolate per i prodotti editoriali del Terzo Settore, i fondi per le Politiche Sociali e per la non autosufficienza, il 5 per mille. Il 2010 è stato anche l’anno in cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha deliberato il finanziamento dell’Archivio storico ANPAS in quanto «fonte di primaria importanza per lo studio dell’associazionismo di Pubblica Assistenza in Italia».

Protezione Civile. Il 2010 è stato l’anno del “dopo l’Aquila”: l’anno in cui volontari e dirigenti ANPAS hanno analizzato i punti di forza e di debolezza dell’intervento in Abruzzo in seguito al terremoto del 2009. Questo percorso ha portato alla revisione del Regolamento nazionale Protezione Civile ANPAS all’interno del quale sono stati introdotte le nuove figure dei Referenti Nazionali e il Patto di Solidarietà, oltre ad una maggiore cura ed armonizzazione della formazione. Sul rischio sismico sono stati firmati protocolli con gli ordini regionali dei geologi della Basilicata e il Collegio e l’Associazione dei geometri di Modena.
Sempre sulla scia del terremoto aquilano, ANPAS ha inoltre organizzato due importanti eventi che hanno visto una intensa partecipazione da parte di volontari provenienti da tutta Italia: l’evento LA QUI LA (Firenze, 21 marzo) e l’XI° Meeting della Solidarietà a L’Aquila (17/19 settembre).
 
Attività internazionale. ANPAS ha seguito l’adozione di 22 bambini provenienti da 14 paesi nel mondo ed il percorso pre e post adottivo di molte altre famiglie. 32 coppie hanno affidato ad ANPAS l’incarico per essere affiancate nel percorso adottivo. Per quanto riguarda la cooperazione internazionale, ANPAS ha realizzato i progetti “Growing Strong II”, in favore dell’istruzione in Nepal, e “Dare to Dream in Gambia insieme ad un progetto di sostegno a distanza (SAD). In tutti gli altri paesi sono attivi altri progetti di cooperazione a favore dell’infanzia e delle comunità più disagiate.
In seguito al terremoto da Haiti, ANPAS ha finanziato il progetto “Salute per tutti” con il quale i padri Camilliani offrono formazione e medicina di base sul territorio utilizzando le Cliniques mobiles (ambulatori mobili).
 
Servizio Civile Nazionale. Anche dal Bilancio sociale 2010 emergono tutte le preoccupazioni per il futuro incerto di un settore che, con ANPAS, ha permesso a 11.540 giovani (in otto anni) di accedere al mondo del volontariato. La costante riduzione dei fondi (da 57.119 euro nel 2006 ai 18.459 euro nel 2010) ha permesso di avviare al Servizio Civile Nazionale (bando 2010) soltanto 931 giovani presso 235 Pubbliche Assistenze (nel 2006 erano stati 1820 giovani in 400 associazioni) .
 
 
 
Comunicazione. Il 2010 è stato un anno di rinnovamento degli strumenti di comunicazione:  è stato realizzato il nuovo sito internet ed è stata potenziata la piattaforma dei social network con twitter, youtube e facebook. La produzione di materiale di comunicazione per tutti gli eventi, oltre 24mila copie della newsletter ANPAS Informa, sono stati prodotti dall’ufficio nazionale con una ottimizzazione dei costi e un maggiore impegno riguardo alla grafica e ai contenuti. Hanno partecipato alle varie attività di ANPAS personalità del mondo della cultura e dello spettacolo come Moni Ovadia e il Trio Medusa.  Ma anche ricercatori ed esperti del Terzo Settore come Paul Connett, Andrea Volterrani e Giovanni Serra,  il giornalista Giovanni Anversa, il geologo Marco Mucciarelli. La cantante Annalisa Baldi ha dedicato una canzone ai volontari ANPAS che sono intervenuti a L’Aquila intitolata “Per il tuo sorriso”.
 
I Comitati regionali. Una delle novità di questa edizione del bilancio sociale ANPAS è rappresentata dall’indagine, condotta dal ricercatore Maurizio Catalano, sulle attività e sulla composizione del livello regionale del Movimento delle Pubbliche Assistenze. Oltre alle attività a livello nazionale, infatti, ANPAS è operativa sul territorio attraverso il coordinamento delle associazioni da parte di 16 Comitati regionali. Nel 2010 sono stati coinvolti circa 350 dirigenti volontari che hanno partecipato nel 2010 ad oltre 250 riunioni e assemblee a livello regionale. L’indagine rivela una bassa presenza di donne negli organi associativi: tra i Comitati che favoriscono di più le pari opportunità – con oltre il 25% di presenze – c’è la Calabria, seguita da Basilicata, Abruzzo, Sardegna e Puglia. Un solo Comitato, la Campania, ha la presidente di sesso femminile. Il 50% dei Comitati ha un solo dipendente per un totale complessivo di 46 persone remunerate, equamente ripartite tra uomini e donne.
 
Il Bilancio sociale 2010 dell’ANPAS è consultabile e scaricabile e sfogliabile dal sito www.anpasnazionale.org


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