Volontariato

Ong: Provera, lo storno di 308 milioni di euro non ci sar

L'annuncio e' stato accolto positivamente dal presidente dell'associazione che riunisce le Ong italiane, Sergio Marelli

di Redazione

La cooperazione italiana e’ un malato terminale e l’eventuale storno di 308 milioni di euro per la copertura della missione in Iraq, proposta dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, sarebbe il colpo di grazia. E per questo gli operatori ed i dirigenti delle Ong sono andati oggi a Montecitorio, i primi in piazza a protestare con striscioni e slogan contro la ”morte della cooperazione”, e i secondi con il braccio listato a lutto, in sala stampa, per denunciare lo stato di ”assoluta paralisi” della cooperazione italiana, che rischierebbe di collassare completamente se lo storno dei fondi, per la copertura finanziaria della missione militare in Iraq, venisse approvato. Ma a rassicurare le Ong e’ arrivato, durante la conferenza stampa, l’intervento del capogruppo di An in commissione Esteri, Giampaolo Landi di Chiavenna, il quale ha annunciato che i capigruppo della maggioranza in Commissione presenteranno questo pomeriggio un’interpellanza in cui verra’ chiesto di impedire lo storno dei fondi stanziati. Ed anche il presidente della commissione Esteri del Senato, Fiorello Provera, dichiarandosi ”fortemente preoccupato” dall’eventualita’ dello storno, ha detto di aver ricevuto ”assicurazioni” dal ministro degli Esteri, Franco Frattini. L’annuncio e’ stato accolto positivamente dal presidente dell’associazione che riunisce le Ong italiane, Sergio Marelli, il quale ha sottolineato che pero’ aspetta la verifica dei fatti a riguardo e che, qualora venissero trovati altrove i 308 milioni di euro necessari alla missione, ”sara’ stato risolto l’infarto sopravvenuto, ma la cooperazione rimarra’ un malato terminale”. E contro l’eventuale utilizzo dei fondi della cooperazione per la missione in Iraq non vi sono motivazioni solo etico-politiche, ha aggiunto Marelli, ricordando e ringraziando la mobilitazione dei parlamentari contro l’eventuale storno, a cominciare da quelli dell’Udc capeggiati dallo stesso sottosegretario agli Esteri, Mario Baccini. Ma la stessa vecchia legge 49 sulla cooperazione, quella che la scorsa legislatura non e’ riuscita dopo nove ddl presentati a riformare, vieta – ricordano gli operatori delle Ong – l’utilizzo dei fondi della cooperazione per missioni di natura militare. ”Interventi di questo tipo, ancorche’ spesso necessari, sono tutt’altro e contraddicono le finalita’ e gli obiettivi stabiliti dalla legge vigente in materia di cooperazione internazionale”, si legge sulla lettera inviata ieri al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per chiedere di ”non controfirmare un eventuale decreto del Consiglio dei ministri che decida lo storno dei 308 milioni di euro”.


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