Volontariato

Ong inglesi: ok accordo ma vigilarne l’applicazione

Delusione per il mancato aumento degli investimenti per gli APS (Aiuti pubblici allo sviluppo)

di Redazione

Le organizzazioni non governative britanniche hanno accolto con soddisfazione la decisione dei Paesi del G8 di annullare il debito di 18 Paesi poveri, lanciando però un appello perché venga verificata l’effettiva applicazione degli accordi e chiedendo degli aiuti supplementari. “A tre settimane dal traguardo, la corsa verso Gleneagles (sede dal 6 all’8 luglio del vertice del G8, Ndr) è stata lanciata, ma i dirigenti del G8 dovrano superare ancora molti ostacoli per raggiungere il traguardo”, ha commentato Max lawson, consigliere della britannica Oxfam. I Ministri delle Finanze del G8 hanno deciso di annullare il debito estero di 18 dei Paesi aderenti all’Iniziativa per i Paesi poveri altamente indebitati, programma creato nel 1996 dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario Internazionale, per un totale di circa 40 miliardi di dollari. Soddisfazione anche da due celebrità in prima linea nella lotta alla povertà in Africa, il vocalist degli U2 Paul Hewson, in arte Bono Vox, e Bob Geldof, oraganizzatore a suo tempo del Live Aid e oggi del Live8: “Un passo ulteriore sulla via dell’uguaglianza, che libera milioni di persone dal giogo immorale ed ingiusto del debito”, ha commentato il cantante irlandese, mentre Geldof da parte sua ha avvertito che quanto accaduto “è già una vittoria ma non è che l’inizio”. Critiche invece per il mancato aumento dei fondi per lo sviluppo: Oxfam si è detta delusa dal fatto che i Ministri non abbiano affrontato la questione del raddoppio dei fondi attualmente disponibili, dai 50 ai 100 miliardi di dollari, uno dei cardini del cosiddetto ‘Piano Marshall’ per l’Africa voluto dalla Gran Bretagna. Infine, le ong hanno lanciato un appello all’opinione pubblica perché rimanga mobilitata per ottenere l’applicazione di questo accordo: “Occorre fare pressioni politiche sui governi perché agiscano come dovuto il mese prossimo” a Gleneagles, ha concluso Henry Northover, dell’Agenzia Cattolica per lo Sviluppo Internazionale.


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